ROMA I difensori di Marcello Dell’Utri e di sua moglie Anna Miranda Ratti hanno rinunciato, questa mattina in udienza al tribunale del Riesame, al ricorso contro il sequestro di beni per un valore complessivo di 10,8 milioni disposto un mese fa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze Antonella Zatini, su richiesta della Dda, nei confronti dell’ex senatore di Forza Italia, accusato di aver violato la normativa antimafia prevista dalla legge Rognoni-La Torre in quanto, condannato in via definitiva per fatti di mafia, avrebbe omesso di comunicare entro i termini stabiliti dalla legge variazioni patrimoniali per un ammontare complessivo di 42 milioni e 670 mila euro.
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