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LA VISITA DEL CAPO DELLO STATO

Mattarella in Calabria, Perciaccante: «Pronti a fare la nostra parte per innovare e cambiare»

Il messaggio del presidente di Confindustria Cosenza alla presenza del Capo dello Stato. «Abbiamo bisogno anche di sostegni adeguati»

Pubblicato il: 30/04/2024 – 12:39
Mattarella in Calabria, Perciaccante: «Pronti a fare la nostra parte per innovare e cambiare»

CASTROVILLARI La presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella «a Castrovillari, nel cuore del Distretto Agroalimentare del cosentino, in occasione della festa del lavoro e dei lavoratori, rappresenta un avvenimento unico e di rilevanza assoluta per tutti noi».  Lo ha detto il presidente di Confindustria Cosenza, Giovan Battista Perciaccante, nel suo indirizzo di saluto alla visita del presidente della Repubblica Mattarella allo stabilimento Assolac/Granarolo a Castrovillari in vista del Primo Maggio. Secondo Perciaccante «questa ricorrenza, infatti, ha una storia profonda che si arricchisce e rinnova ogni anno per rendere merito a quanti quotidianamente con il loro esempio, la loro attività lavorativa ed il loro sacrificio contribuiscono alla crescita civile ed economica della società.   Forte di questa convinzione, vorrei ringraziare in maniera calorosa i tanti lavoratori presenti unendo un saluto sentito e non formale a tutti quelli che sono impegnati nei rispettivi luoghi di lavoro. Sono loro, con le competenze, le professionalità e lo spirito di dedizione che testimoniano nei rispettivi compiti, il vero patrimonio delle aziende. Un valore che come imprenditori abbiamo ben presente e che come tale tendiamo a salvaguardare, tutelare ed implementare».

Le citazioni di Olivetti e Roosevelt

Perciaccante quindi cita Adriano Olivetti che – sottolinea – «continua a mantenere, purtroppo, una sua straordinaria attualità: “il lavoro dovrebbe essere una grande gioia ed è ancora per molti tormento. Tormento di non averlo, tormento di fare un lavoro che non serva e non giovi a un nobile scopo”. Da cittadino e da imprenditore mi piace sottolineare che il lavoro è un bene fondamentale per l’essere umano. È in questo modo che viene garantita la libertà, l’autonomia e la dignità individuale.  Riuscire ad assicurarlo adoperandosi per provare ad offrire maggiori opportunità e condizioni favorevoli, rappresenta una vera e propria questione morale che deve vedere tutti impegnati, nessuno escluso». Per Perciaccante «oggi, tutto è accentuato dai processi di globalizzazione che, per quanto in rallentamento in questi ultimi tempi, hanno dilatato enormemente gli spazi dei mercati e le aree della competizione. Inoltre, conta sempre più l’affermazione dei temi legati alla sostenibilità, non solo quella ambientale, ma anche quella sociale, economica e finanziaria. In questo scenario in sistematico divenire, le imprese sono costrette a muoversi con rapidità e ad innovare in maniera costante. Innovare e cambiare – sostiene il presidente di Confindustria Cosenza – sono dunque imperativi, sfide che non si possono disattendere o rinviare a tempi migliori. Credo che questa sia una delle lezioni che ci restituisce il sistema dell’agroalimentare del cosentino, capace di riuscire a coniugare qualità, tutela e salvaguardia delle tipicità del territorio con quelle dell’innovazione di processo, di prodotto e dei servizi indispensabili per continuare a crescere e progredire». Rivolgendosi al presidente Mattarella Perciaccante osserva: «Come cittadini guardiamo a lei con immenso rispetto e grande fiducia, consapevoli del ruolo cruciale che ricopre per la nostra democrazia. La Repubblica Italiana è fondata su principi di uguaglianza, giustizia e solidarietà.  Lei, signor Presidente, incarna questi valori e rappresenta l’unità di tutti i cittadini. La sua guida e il suo impegno sono essenziali per il bene comune e la stabilità del nostro Paese. Mi consenta di concludere riprendendo l’intervento che ha avuto modo di svolgere alla nostra ultima assemblea di Confindustria quando ci ha spronati a non rassegnarci alle paure, dirette o indotte, con la citazione del discorso con cui Franklin Delano Roosevelt inaugurò la sua presidenza degli Stati Uniti. Una locuzione divenuta famosa, che trovo particolarmente calzante per questi tempi e per le condizioni che si stanno delineando al contorno: “la sola cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura stessa, l’irragionevole e ingiustificato terrore senza nome che paralizza gli sforzi necessari a convertire la ritirata in progresso”.  Noi imprenditori – conclude il presidente di Confindustria Cosenza – sappiamo bene che dobbiamo fare la nostra parte.  Siamo consapevoli che il nostro dovere è quello di provarci sempre, di affinare le capacità di visione per tentare di volgere lo sguardo oltre l’orizzonte, di guardare al bicchiere mezzo pieno e mai a quello mezzo vuoto.  Abbiamo però, a tutti i livelli di governo, necessario bisogno di sostegni adeguati e considerazione per il ruolo sociale di creatori di ricchezza e moltiplicatori di occupazione che svolgiamo nel territorio.  Questa realtà, che ha avuto modo di toccare con mano, prova la determinazione ed il coraggio di quanti hanno scelto di voler vivere e lavorare in Calabria creando ricchezza e posti di lavoro. È la vita che abbiamo scelto. È l’impegno convinto e consapevole di ogni giorno, per provare ad essere costruttori di futuro». (redazione@corrierecal.it)

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