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Capitano Ultimo torna a Vibo da candidato alle europee: «Dobbiamo costruire un’Europa dei comuni» – VIDEO

Il generale, nella lista di Cateno De Luca, è stato accolto dal candidato a sindaco di centro Muzzopappa. «Difenderò i territori come la Calabria»

Pubblicato il: 03/05/2024 – 20:51
Capitano Ultimo torna a Vibo da candidato alle europee: «Dobbiamo costruire un’Europa dei comuni» – VIDEO

VIBO VALENTIA Capitano Ultimo torna in Calabria. L’uomo che mise le manette a Toto Riina arriva a Vibo Valentia a volto scoperto, dopo aver deciso di affrontare la campagna elettorale senza l’anonimato che ha contraddistinto la sua carriera militare e politica. Dopo 4 anni dal ruolo di assessore all’ambiente ricoperto nella giunta di Jole Santelli, il generale Sergio De Caprio aderisce al progetto Sud chiama Nord di Cateno De Luca e si candida alle prossime elezioni europee dell’8 e il 9 giugno nella lista Libertà. «Mi candido – spiega ai microfoni dei giornalisti – per portare in Europa l’amore che dobbiamo avere tutti per il bene comune, per portare la difesa feroce dei nostri territori e dei nostri piccoli comuni che non devono essere abbandonati, che non si devono spopolare, ma devono rinascere». Ad accoglierlo anche il candidato a sindaco centrista per capoluogo vibonese Francesco Muzzopappa.

«Dobbiamo costruire un’Europa dei comuni»

Capitano Ultimo spiega di voler costruire «partendo dalla Calabria, un’Europa dei comuni. Abbiamo visto cosa ci hanno fatto questi grandi Stati: ci hanno lasciato in miseria e ci hanno portato la guerra in casa. Adesso tocca a noi gente piccola riprendere un percorso di civiltà, di dignità, di bene comune e di prosperità». Da sempre legato al tema dell’ambiente, aggiunge che in Europa si dovrebbe pensare alle «energie rinnovabili e al fotovoltaico. Ma pensate 400 comuni, due milioni a testa per fare quattro ettari di fotovoltaico. Verrebbero prodotti 300 mila euro l’anno di risorse». L’idea è quella di «far rivivere i nostri bellissimi paesi, la Calabria, la Sicilia, la nostra Europa. Vogliamo un’Europa rovesciata in cui decidono i comuni come investire le risorse, non che aspettiamo che ci tirino le ossa i padroni». Su De Luca e Laura Castelli: «Sono persone del Sud, persone come noi e che credono nei comuni. Cateno De Luca è stato sindaco in cinque comuni e mai ha voluto essere ricandidato, non è attaccato alla poltrona». Sull’altro generale discusso candidato alle Europee glissa: «Ognuno può fare e dire quello che vuole».

Sulle mafie e sullo scioglimento di Tropea

Proprio sui fondi che arrivano dall’Europa, con il rischio che finiscano in mani sbagliate, aggiunge: «Io mi concentro sull’incapacità dei dispositivi di sicurezza delle istituzioni per difenderci dalle mafie, dalla ‘ndrangheta, dalla camorra. È arrivato il tempo di chiudere i conti con queste organizzazioni, è arrivato il tempo di dirgli che noi gli negheremo i diritti politici, il diritto al lavoro a chi è stato condannato in via definitiva e ai loro parenti più affini se non si pentono o se non si dissociano dai loro parenti. È la battaglia a cui chiamo il popolo e coloro che hanno sofferto di più dalla mafia e dalle istituzioni. Nessuno rimarrà indietro». Nel corso dell’incontro, moderato dal giornalista Mimmo Famularo, Capitano Ultimo ha ricordato la sua carriera militare, l’arresto a Toto Riina e il contrasto alla criminalità organizzata. Sullo scioglimento dei comuni, con riferimento al caso di Tropea, ha detto: «Siccome non riescono a sciogliere le cosche, sciolgono i comuni creando un danno alla comunità. Poi arrivano commissari senza risorse, mentre le cosche continuano i loro affari». (Ma.Ru.)

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