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Crotone e lo smaltimento dei “veleni”: le lotte saranno molteplici e diversificate

Sono le voci che arrivano dai comitati. Dubbia, tutt’ora, la posizione della Regione Calabria

Pubblicato il: 04/05/2024 – 13:23
di Gaetano Megna
Crotone e lo smaltimento dei “veleni”: le lotte saranno molteplici e diversificate

CROTONE La Regione Calabria non ha assunto una posizione contraria allo smaltimento a Crotone dei veleni presenti nell’area industriale della città pitagorica. Nel suo intervento alla Conferenza dei servizi istruttoria, tenutasi ieri a Roma, secondo quanto riferito, avrebbe ribadito che si atterrà al contenuto della normativa regionale nel campo della gestione dei rifiuti. Ha fatto, quindi, riferimento al nuovo Piano regionale dei rifiuti approvato di recente dal consiglio regionale della Calabria.

Il piano

Detto Piano, nelle pagine da 370 a 375, sancisce i criteri localizzativi e recita che “per tutti gli impianti esistenti, nell’ambito del procedimento di rinnovo o riesame con valenza di rinnovo, i criteri localizzativi saranno comunque considerati al fine di impartire le prescrizioni necessarie a mitigare o compensare eventuali criticità”.
Nel prosieguo sancisce che “nelle aree in cui è esclusa la localizzazione di impianti di gestione dei rifiuti, l’esercizio delle operazioni autorizzate sarà consentito per la durata dell’autorizzazione stessa, valutando l’eventuale rinnovo o riesame con valenza di rinnovo sulla base delle possibili interazioni negative derivanti dal permanere dell’impianto in relazione al criterio localizzativo escludente rilevato”. Nel capitolo 32.2 (pagina 372) addirittura individua anche quali debbano essere le “esclusione dal campo di applicazione dei criteri localizzativi discariche per la messa in sicurezza permanente e impianti di trattamento dei rifiuti realizzati nell’area oggetto di bonifica e destinati esclusivamente alle operazioni di bonifica dei siti contaminati”. E’ il caso di Crotone, dove appunto è previsto un intervento di bonifica.

La Conferenza dei servizi

La Conferenza dei servizi decisoria del 24 ottobre del 2019 aveva sancito che i veleni presenti a Crotone dovessero essere smaltiti al di fuori del territorio della Regione Calabria. In questa scelta si era tenuto conto del fatto che la situazione ambientale della città pitagorica aveva superato i limiti per garantire la sopravvivenza degli abitanti. La ratio applicata teneva conto della salute da garantire ai cittadini. In seguito l’Eni ha messo in discussione la decisione assunta il 24 ottobre del 2019 ed ha proposto di smaltire a Crotone i veleni. In prima battuta ha proposto la realizzazione di una discarica in località Giammiglione (bocciata subito), in seconda battuta ha proposto la realizzazione di una discarica di scopo all’interno del sito industriale dell’ex Pertusola sud (bocciata anche questa il 9 febbraio 2023) e ora propone di smaltire i veleni nella discarica di Columbra di proprietà del gruppo Vrenna. Leggendo il contenuto del nuovo Piano regionale dei rifiuti, che modifica quello approvato al tempo dell’amministrazione guidata da Mario Oliverio, si ha subito l’impressione che il consiglio regionale sia in linea con il progetto dell’Eni di lasciare a Crotone i veleni. La posizione assunta ieri dalla Regione confermerebbe questa idea. L’ordine del giorno della riunione di ieri prevedeva di discutere esclusivamente della destinazione dei veleni e, quindi, la Regione si è espressa nel rispetto della norma che regola la materia. Contro questi ipotesi si sono dichiarati il Comune e la Provincia di Crotone, che continuano a chiedere il rispetto delle decisioni assunte il 24 ottobre del 2019. Contro c’è la platea dei cittadini che si sono costituiti in comitati di lotta. Proprio ieri c’è stata una riunione congiunta dei comitati nel corso della quale è stato deciso ufficialmente di unire il fronte. Già da oggi i comitati unitariamente continueranno a raccogliere le firme di una petizione che sarà consegnata nei prossimi giorni. Le voci che arrivano dai comitati dicono che le attività di lotta saranno molteplici e diversificate.

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