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Bonifica di Crotone verso la conferenza decisoria. Errigo: «Fiducioso ma bisogna essere realisti»

Il commissario: «Pronto a esercitare il mio potere di ordinanza». Sposato: «Eni porti via i veleni dalla Calabria. E va rivisto il piano rifiuti»

Pubblicato il: 24/06/2024 – 12:30
Bonifica di Crotone verso la conferenza decisoria. Errigo: «Fiducioso ma bisogna essere realisti»

LAMEZIA TERME Alla viglia della conferenza dei servizi decisoria in programma mercoledì al ministero dell’Ambiente, si intensifica il dibattito sulla bonifica di Crotone, in particolare il dibattito sull’intenzione di Eni di smaltire “in loco” i rifiuti pericolosi dell’area industriale nonostante un precedente impegno di trasferirli fuori dalla Calabria. Il tema è stato al centro di un’iniziativa promossa dalla Cgil Area Vasta a Lamezia Terme, iniziativa alla quale ha partecipato anche il commissario governativo per la bonifica del Sin Crotone-Cassano-Cerchiara, il generale Emilio Errigo.

L’intervento di Errigo

«Sono fiducioso di portare a termine il nostro mandato nell’interesse della cittadinanza di Crotone», ha detto il generale Errigo. «Il 26 giugno – ha aggiunto Errigo – ci sarà la conferenza di servizi decisoria presso il ministero dell’Ambiente, la finalità è quella di far partire da Crotone circa 500.000 tonnellate di rifiuti non pericolosi fronte mare: quindi 500mila tonnellate, che sono il 49% del totale, andranno via perché Eni ha trovato dove conferire. Resterebbe il 35% di un milione, circa 330 mila tonnellate di rifiuti speciali pericolosi: per questi ho chiesto all’Arma dei carabinieri di farmi sapere se fuori dalla Calabria e anche all’estero esistono discariche dove conferire questi rifiuti, anche se la legislazione europea non lo consente prevedendo che occorre osservare il principio della prossimità e dell’autosufficienza. Poiché Crotone ha sofferto troppo e quindi a giusta ragione non vuole più soffrire io sono d’accordo con Crotone ma bisogna essere realisti, ed essere realisti significa che se l’Arma dei carabinieri dovesse dire che non ci sono discariche disponibili all’estero dobbiamo trovare la soluzione a Crotone o in Calabria o in Italia. Quindi, poiché ho il potere di ordinanza, come “extrema ratio” – ha osservato Errigo – sarò costretto a emanare un’ordinanza con cui obbligo i soggetti responsabili, che sono attualmente solo Eni e Edison, a trasferire in primis i rifiuti sul territorio nazionale, fuori dalla Calabria, e, ove fuori dalla Calabria e all’estero non dovessero trovare soluzione, nella più vicina discarica sul territorio nazionale. Siccome la Calabria fa ancora parte delle regioni italiane vuol dire che anche in Calabria si potrebbero prendere questi rifiuti».

Emilio Errigo, commissario per la bonifica del Sin Crotone-Cassano-Cerchiara

L’intervento di Sposato

Sul tema della bonifica di Crotone ha ribadito la propria posizione anche il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato: «Abbiamo chiesto alla Regione di rivedere il piano dei rifiuti perché avendo equiparato i rifiuti speciali a quelli ordinari con la possibilità di fare altre discariche di fatto si sta facendo un regalo e una concessione a Eni che in qualche modo potrebbe disimpegnarsi per la Calabria. Invece noi vogliamo che quel piano sia rivisto: ne abbiamo parlato nell’ultimo incontro con il presidente Occhiuto, che si è impegnato di rivedere il piano regionale dei rifiuti, avrebbe già fatto un passaggio in Giunta per cambiare la norma in modo poi da portarla in Consiglio. E – ha poi spiegato Sposato – vogliamo che Eni si assuma la responsabilità del piano di bonifica, che non può essere trattato in Calabria perché in Calabria non ci sono impianti che possono trattare i rifiuti speciali. Noi non possiamo permettere che Eni lasci i veleni in Calabria, chi ha sporcato deve ripulire ed Eni si deve assumere la responsabilità: non si può pensare di mettere in loto e in situ i rifiuti tossici che sono stati creati, quindi bisogna mandarli fuori dalla Calabria e su questo ci aspettiamo che il 26 giugno la conferenza dei servizi faccia quello che deve fare». (c. a.)

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