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Parte dei rifiuti più pericolosi saranno smaltiti nella discarica di Columbra a Crotone

La Conferenza dei servizi decisoria al ministero dell’Ambiente. Nessun cenno allo smaltimento dei rifiuti Tenorm

Pubblicato il: 26/06/2024 – 15:12
di Gaetano Megna
Parte dei rifiuti più pericolosi saranno smaltiti nella discarica di Columbra a Crotone

CROTONE Una parte dei rifiuti, i più pericolosi, saranno smaltiti nella discarica di Columbra a Crotone e quelli meno pericolosi saranno traferiti in siti non calabresi. A questa conclusione sembra essere giunta la Conferenza dei servizi decisoria, che si è tenuta questa mattina a Roma presso il ministero dell’Ambiente. Secondo quanto è stato possibile apprendere, sarebbe questa l’idea emersa alla riunione nonostante il no espresso da Regione Calabria, Comune e Provincia di Crotone, che hanno confermato il proposito del trasferimento dei veleni presenti a Crotone fuori dalla Calabria, così come era stato stabilito il 24 ottobre del 2019 dalla Conferenza dei servizi decisoria, che ha dato il via libera al progetto del Pob fase 2. Il ministero dell’Ambiente, a conclusione dell’incontro, ha detto che si prenderà qualche giorno per valutare le posizioni e che deciderà a favore dell’ipotesi che oggi è stata prevalente rispetto alle altre. La figura di riferimento diventa il nuovo direttore dell’Economia generale e delle bonifiche, Luca Proietti.

L’intervento di Proietti

Sarà l’ingegnere Proietti a prendere le decisioni. Nel suo intervento di oggi ha già palesato la volontà di assecondare il progetto proposto da Eni. Oggetto della riunione era l’approvazione dell’ipotesi di stralcio del Pob fase 2 relativamente agli interventi immediatamente eseguibili. Si è preso atto, sulla base di una relazione effettuata da Eni, su richiesta del ministero dell’Ambiente, di non poter programmare interventi immediati sui rifiuti Tenorm con matrice d’amianto. La discussione, quindi, è stata circoscritta ai rifiuti non contenente amianto pericolosi e non. Di striscio si è fatto riferimento anche alla corrispondenza che il ministero dell’Ambiente ha tenuto, nelle scorse settimane, con la società Guglielmo Maio, oggi Dupont energetica, che ha proposto la realizzazione di una nuova mega discarica in località Giammiglione. Non si è entrato nel merito della questione, in quanto la Conferenza di oggi non prevedeva discussioni su proposte di nuove discariche. La pratica Maio è stata archiviata, ma nessuno ha escluso che in futuro possa tornare su qualche tavolo. Sono stati rappresentanti dell’Eni ad illustrare le attività che si intendono mettere in campo. Hanno spiegato che lo stralcio, proposto oggi, riguarda il 70% dei veleni da smaltire pari a circa 760.000 tonnellate. Le aree su cui si prevede di realizzare l’intervento sono l’ex Pertusola, zona Gessi, vasca ferriti, vasca del commissario e l’area che oggi viene identificata come ex fitorimediazione. I siti sono questi e l’Eni propone di conferire 362.000 tonnellate di rifiuti pericolosi a Columbra e 397.000 tonnellate di rifiuti non considerati pericolosi fuori del territorio calabrese. Questo il piano di Eni che ha anche proposto un cronoprogramma che prevede di completare le attività entro il 2032.

Il progetto Eni

Nel progetto Eni viene proposta la costruzione di una strada di emergenza, considerato che quelli che saranno movimentati e trasportati sono pericolosi per la salute dei cittadini. Proprio per questo si ipotizza la chiusura della strada consortile, che è parallela alla discarica fronte mare. Oggi, quindi, non si è discusso di come smaltire i rifiuti Tenorm con matrice d’amianto. Probabilmente la decisione che riguarda questi veleni pericolosissimi si prenderà in una nuova conferenza dei servizi. dove magari l’Eni tornerà a proporre la discarica di scopo all’interno del sito ex Pertusola. Non c’è da stare allegri.
A conclusione dell’incontro il sindaco Vincenzo Voce ha diffuso una nota, con la quale accusa l’Eni di avere messo in campo “l’ennesimo tentativo” per “non ottemperare a quanto previsto dal POB 2, attraverso un progetto stralcio, lasciando i rifiuti pericolosi delle discariche a mare sul territorio e non fuori regione come è già stato stabilito da decreto ministeriale”. «Anche questa proposta – scrive Voce – è stata rispedita al mittente dal Comune. E con noi, dalla Provincia e dalla Regione, enti con i quali siamo in piena sintonia sulla problematica». Continuando, Voce scrive: «Eni fa ricerche in tutto il mondo per trovare nuove risorse di gas o di metano. Possibile che non riesca a trovare una idonea collocazione per i rifiuti dell’area industriale?». Voce chiede che si faccia una ricerca di discariche all’estero e chiede che non si pensi «ad una bonifica parziale. La bonifica deve essere integrale!», ha concluso.
(redazione@corrierecal.it)

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