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Incidenti sul lavoro, Calabria tra le regioni con i dati in aumento

Secondo l’Inail sono in crescita le denunce su scala nazionale nei primi 5 mesi del 2024: +5,9% nella nostra regione

Pubblicato il: 28/06/2024 – 19:27
Incidenti sul lavoro, Calabria tra le regioni con i dati in aumento

ROMA Le denunce di infortunio presentate all’Inail nei primi cinque mesi del 2024 sono state 251.132, in aumento del 2,1% rispetto alle 245.857 dello stesso periodo del 2023, del 14,5% rispetto a gennaio-maggio 2021, del 21,0% rispetto a gennaio-maggio 2020, e in diminuzione del 22,4% sul 2022 e del 6,8% sul 2019, anno che precede la crisi pandemica. Lo comunica l’Istituto negli Open data aggiornati e pubblicati sul sito.  A livello nazionale l’Inail segnala un aumento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 210.234 del 2023 ai 212.803 del 2024 (+1,2%), e di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, da 35.623 a 38.329 (+7,6%). Tra i comparti, crescono dello +0,6% per Industria e servizi (dai 184.445 casi del 2023 ai 185.613 del 2024), del +1,7% in Agricoltura (da 10.216 a 10.387) e del +7,7% nel Conto Stato (da 51.196 a 55.132). In particolare, si osservano incrementi nei settori produttivi tradizionalmente più rischiosi: Sanità e assistenza sociale (+22,3%), Noleggio e servizi di supporto alle imprese (+19,5%), Costruzioni (+17,3%), Commercio (+10,4%) e Trasporto e magazzinaggio (+10,1%). L’analisi territoriale evidenzia, dal canto suo, un aumento delle denunce di infortunio nelle Isole (+2,9%), seguite da Nord-Est e Centro (+2,4% per entrambe), Nord-Ovest (+2,1%) e Sud (+0,9%). Tra le regioni con i maggiori incrementi percentuali si trovano la provincia autonoma di Trento (+19,5%), il Molise (+6,3%), la Calabria (+5,9%) e la Puglia (+4,5%), mentre registrano decrementi solo Abruzzo (-5,0%), Campania e Basilicata (-2,3% ciascuna) e Liguria (-0,7%). L’aumento che emerge dal confronto con il 2023, secondo l’Inail, è legato sia alla componente maschile, che registra un +2,1% (da 156.432 a 159.691 casi denunciati), sia a quella femminile, con un +2,3% (da 89.425 a 91.441). L’incremento ha interessato i lavoratori italiani (+1,4%) ed extracomunitari (+7,2%), mentre il dato dei comunitari è in calo (-1,9%). Infine, l’analisi per classi di età mostra aumenti tra gli under 15 (+20,0%), soprattutto per l’incremento degli infortuni tra gli studenti (effetto dell’estensione assicurativa Inail disposta dal decreto-legge lavoro n. 48/2023), nella fascia 20-34 anni (+2,0%) e in quella 55-74 anni (+3,1%). Si registra, per contro, un calo tra i 15-19enni (-3,2%) e tra i 35-54enni (-2,4%).

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