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Uil: «Autonomia differenziata scriteriata, allontanerà la Calabria dal resto del Paese»

L’affondo della segretaria regionale Senese. «Conseguenze devastanti per sanità e istruzione»

Pubblicato il: 01/07/2024 – 12:50
Uil: «Autonomia differenziata scriteriata, allontanerà la Calabria dal resto del Paese»

REGGIO CALABRIA «Una riforma scriteriata che allontanerà la Calabria dal resto del Paese. Una mancia politica a un alleato di governo che segnerà, ancora di più, il destino delle calabresi e dei calabresi. Questa è, ma purtroppo non solo, l’autonomia differenziata. Per questo esprimiamo profonda preoccupazione per questa riforma che potrebbe avere conseguenze devastanti per settori chiave come la sanità e l’istruzione, aggravando ulteriormente le già evidenti disparità regionali e, come fatto in tempi non sospetti, chiediamo un immediato ripensamento del legislatore». Così la segretaria generale di Uil Calabria Mariaelena Senese. «Uno dei settori più colpiti dalla riforma dell’autonomia differenziata – aggiunge – sarà inevitabilmente la sanità. Con l’autonomia differenziata, le regioni più ricche potrebbero decidere di aumentare i finanziamenti e migliorare i servizi sanitari a livello locale, lasciando le regioni meno abbienti, come la Calabria, indietro. Questo scenario porterà alla creazione di un sistema sanitario a due velocità, dove i cittadini del Sud avranno accesso a servizi di qualità inferiori rispetto a quelli del Nord». «In Calabria, la situazione sanitaria è già critica – evidenzia – con strutture ospedaliere spesso carenti e tempi di attesa per le prestazioni mediche inaccettabilmente lunghi. La riforma dell’autonomia differenziata aumenterà il turismo sanitario verso le regioni del Nord, dove i servizi saranno migliori. Questo flusso migratorio di pazienti non solo rappresenta un costo aggiuntivo per le famiglie calabresi, ma indebolisce ulteriormente il sistema sanitario locale, creando un circolo vizioso difficile da spezzare». «La Uil Calabria – conclude Senese – chiede un immediato ripensamento della riforma dell’autonomia differenziata e ritiene necessario intervenire, a livello istituzionale, per bloccare i nefasti effetti di questa norma».

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