Ultimo aggiornamento alle 22:52
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 6 minuti
Cambia colore:
 

il piano

Corigliano Rossano, l’industria nel porto vale 180 posti di lavoro

Dati e numeri illustrati dal management di Nuovo Pignone BH: gettito annuo sul territorio da 20 milioni di euro

Pubblicato il: 02/09/2024 – 18:29
di Marco Lefosse*
Corigliano Rossano, l’industria nel porto vale 180 posti di lavoro

Se la Capigruppo di sabato scorso si è conclusa, praticamente, con un nulla di fatto rispetto alla soluzione che oggi viene richiesta per l’insediamento industriale proposto da Nuovo Pignone Baker Hughes nel porto cittadino, è anche vero che durante la riunione sono emersi aspetti salienti di quello che potrà essere l’investimento a bordo banchina. Durante l’audizione del management della società italo-americana con sede a Firenze, rappresentato per l’occasione dal vicepresidente Paolo Ruggeri e dalla top manager Maria Francesca Marino dirigente della sede di Vibo Valentia, infatti, è emersa la possibilità di una rimodulazione dell’impianto progettuale. La preoccupazione di molti, in realtà, è che l’azienda occupi un’area troppo grande dello scalo portuale jonico con il rischio che possa compromettere futuri investimenti o lo sviluppo di altre attività all’interno dello stesso.

Le dimensioni del progetto

Partiamo dalle dimensioni. L’insediamento di Baker Hughes chiede l’occupazione di una superficie di 103mila metri quadri su una estensione totale del porto che, invece, conta 1,3 milioni di mq, dunque, meno del 10% dell’intera area. Spazi, questi, che potrebbero essere ulteriormente ridotti qualora venisse valutata l’opzione di dimensionamento della superficie. Il centro BH occuperà perlopiù lo spazio compreso tra le banchine 2,3 e 4. Per meglio intenderci, la penisola che si estende all’interno del porto e che separa la prima e la seconda darsena. È prevista anche l’acquisizione del capannone e della struttura già esistenti lungo il perimetro sud-sud-est dello scalo portuale (indicata nel Progetto come Area B), sulla banchina 1, che servirà a creare l’accesso principale all’area industriale. Anche se, come dicevamo, la società avrebbe deciso di rinunciare a questa soluzione. Ad ogni modo «la superficie dell’area B pari a 9.660,00 mq circa – si legge nel Progetto industriale di BH Nuovo Pignone – non è interessata dalla realizzazione di nuovi fabbricati e sulla stessa è prevista la sola realizzazione di una recinzione e l’utilizzo dell’area esterna come parcheggio a servizio dell’intervento». Un varco secondario (per i mezzi pesanti) sarà aperto, invece, di fianco all’ingresso centrale del Porto, sulla rotonda di viale Salerno. Praticamente l’intera ed immensa area della banchina 1, che misura in lunghezza quasi 900 metri, rimarrà nelle condizioni attuali. Quindi, operativa per le attività che sono oggi in corso e, eventualmente, per lo scalo crocieristico, in attesa che venga realizzata la banchina cruise che è nelle more del Piano regolatore portuale. Delle quattordici costruzioni che saranno realizzate all’interno del porto, in realtà, solo 4 sono quelle destinate alla produzione, le restanti dieci sono uffici, magazzini, servizi e spogliatoi e buona parte di questi – da come emerso dall’incontro – potrebbe andare a finire fuori dal porto proprio per assecondare una richiesta del territorio.

Capannone Frame e Blocchi

Capannone Frame e Blocchi: Si tratta del fabbricato più imponente dell’intero insediamento: largo 30 metri, lungo 125 e alto circa 20 (come un palazzo di 6 piani). La sua struttura sarà realizzata in metallo e materiale coibentante e dieci torrini di ventilazione. All’interno saranno collocati quattro carroponti con portate oltre le 60 tonnellate. Il fabbricato sarà dotato di quattro portoni industriali, due sui lati corti della struttura e due sul lato rivolto a nord. Le pannellature esterne saranno colorate alternativamente in tre colori che vanno dall’azzurro al verde acqua (come nelle immagini rendering). All’interno sarà depositato tutto il materiale pre-assemblaggio.

Telonato Module Erection

 Si tratta di uno dei due cuori produttivi dell’intero impianto dove avverrà l’assemblaggio dei moduli. Anche questa struttura, lunga 75 metri, larga 38 e alta circa 21 metri, sarà realizzata con struttura metallica e con una copertura e tamponatura con tecnologia mista in pannelli sandwich telonato in PVC anch’essi colorati con tonalità che vanno dall’azzurro al verde acqua. Il fabbricato sarà dotato di due portoni industriali.

Tunnel per sabbiatura e per verniciatura

Il luogo dove si dona forma e carattere alle realizzazioni metalmeccaniche di BH-Nuovo Pignone. Probabilmente è, tra tutte, la struttura che potrebbe creare (insieme al sito di smaltimento rifiuti) le maggiori preoccupazioni da un punto di vista ambientale. «Il fabbricato – si legge nelle carte del progetto – è una cabina all’interno della quale avverranno le attività di sabbiatura e di verniciatura e deve essere considerato come un unico impianto». La cabina dovrà essere dotata di sistemi di aspirazione e di ventilazione che consentono di mantenere condizioni ottimali di lavoro per gli operatori e di impedire la dispersione di materiali nell’ambiente. La cabina avrà dimensioni in pianta di 75 metri in lunghezza e 32 in larghezza per un’altezza lorda media di 16,42 metri. La camera sarà realizzata in pannelli modulari con coibente ad alta densità, elevata capacità fonoisolante e nervatura di rinforzo. Il colore della struttura sarà sulle trame argentee e sarà realizzata tramite struttura di scatolato quadrato saldato. Il tunnel per la sabbiatura e la verniciatura va immaginato come una scatola cinese: una struttura dentro un’altra struttura che a sua volta conterrà anche i filtri di emissione aria. Filtri che saranno collocati anche esternamente al manufatto con un apposito impianto di aspirazione e filtraggio.

Magazzini

I moduli, una volta assemblati e verniciati saranno pronti ad essere spediti a destinazione attraverso le navi cargo che attraccheranno alla banchina 3. Prima, però, ci sarà ovviamente da stoccare la produzione. E questo avverrà in un grande magazzino, anche questo realizzato con struttura in metallo e suddiviso in tre campate. La dimensione complessiva del fabbricato è di 60 metri di lunghezza per 45 di larghezza e un’altezza lorda di 7,5 metri.

Le Platee di Montaggio 

La filiera produttiva dell’industria metalmeccanica nel Porto di Corigliano-Rossano, prima di essere imbarcata, potrà avere bisogno di un’azione di assemblaggio finale per i moduli cosiddetti MMS (di media e grande scala). Ecco, allora, che per sopravvenire a questa esigenza saranno realizzate in banchina 3 le platee di Montaggio. «Sono delle Superfici di supporto – si legge ancora nelle carte del progetto – atte ad ospitare i moduli denominati “MMS” in carpenteria metallica per condurre sia le lavorazioni di assemblaggio degli stessi mediante sovrapposizione di porzioni preassemblate in altri fabbricati dello stabilimento che le attività di montaggio delle componenti impiantistiche fino a ultimazione del processo di costruzione». La superficie è costituita da una platea lunga circa 210 metri e larga 35 e alta 90 centimetri.

*EcodelloJonio

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x