REGGIO CALABRIA Il classico Consiglio balneare. In aula pochi eletti, sguardi annoiati e (quasi) nessuna discussione. Così il parlamentino regionale si prepara ad affrontare un’estate che, malgrado le tante emergenze, si annuncia poco movimentata dal punto di vista politico. Fa caldo; e, ancora una volta, nessuno analizza i recenti risultati elettorali né traccia una via in vista del prossimo referendum istituzionale. E la Brexit, figuriamoci, è lontana mille miglia dalle preoccupazioni della (sonnacchiosa) classe dirigente regionale. Si pensa solo all’ordinario, e forse è già tanto. L’unico sussulto, si fa per dire, avviene quando in aula viene annunciato un taglio di 1,5 milioni alle spese annue dell’Ufficio di presidenza guidato da Nicola Irto. Il Consiglio, infatti, tra la miriade (ben 19) di punti all’ordine del giorno, ha anche dato il via libera al suo rendiconto finanziario 2015. L’attesa maggiore, malriposta, riguardava gli 11 provvedimenti amministrativi con cui il Consiglio avrebbe dovuto riformare i Consorzi di bonifica regionali. A spezzare l’illusione ci ha pensato direttamente il governatore Oliverio, che ha chiesto e ottenuto il rinvio delle proposte alla prossima seduta utile e comunque «prima della pausa estiva». Lo stop, ha spiegato ancora, serve per permettere l’audizione in commissione di tutte le organizzazioni di settore.
AGRITURISMI Non si indietreggia, invece, rispetto alle nuove regole per gli agriturismi. O meglio, per la struttura burocratica che sta loro dietro. D’ora in poi opererà una sola commissione regionale per le autorizzazioni, al posto di quelle provinciali, e ci sarà un solo elenco dei soggetti abilitati all’esercizio delle attività.
CENTRALE DI SALINE Torna in agenda anche la centrale elettrica di Saline Joniche. Alla luce della recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso della società Sei, il Consiglio – su proposta di Arturo Bova – ha chiesto alla giunta di adottare una delibera per confermare il dissenso della Regione al progetto. Giovanni Nucera (La sinistra) è andato ancora più in là, invocando un preciso cronoprogramma per gli interventi che serviranno a bonificare l’area.
CALABRIA VERDE L’Astronave, pur nella sua sostanziale imperturbabilità, ha comunque detto sì a una nuova partnership tra Protezione civile e Azienda Calabria verde, che, insieme, dovranno far fronte alle calamità naturali di cui troppo spesso la regione è vittima. Il Consiglio ha infatti approvato all’unanimità una modifica alla legge 25 del 2013, con la quale viene istituzionalizzata la funzione di supporto di Calabria verde alla Protezione civile, così come avvenuto di recente in occasione delle alluvioni che hanno interessato l’alto Ionio cosentino. Cambia anche la posizione degli ex dipendenti Afor. È stata infatti cancellata la disposizione in base alla quale il personale avrebbe dovuto transitare in un ruolo regionale a parte, conservando l’originario regime contrattuale. La disposizione si riferiva, in particolare, a operai, addetti alla sistemazione idraulica-forestale e impiegati. La norma, che non è mai stata attuata, «mal si concilia con la normativa in materia di spesa del personale con i relativi adempimenti», come riporta la relazione tecnica su cui oggi si è pronunciato il Consiglio. E ora tutti al mare.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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