Milano, rinviato il processo ai Valle-Lampada

MILANO La Cassazione ha aggiornato al prossimo 7 luglio l`udienza del procedimento a carico dei presunti boss e affiliati della cosca della `ndrangheta dei Valle-Lampada radicata in Lombardia. La Suprema Corte, infatti, ha accolto l`istanza delle difese di un rinvio del processo in attesa che la Corte d`Appello di Milano prenda atto di un`altra decisione della stessa Cassazione che ha, in sostanza, accolto la richiesta dei difensori di ricusazione del presidente del collegio, Luigi Martino, che ha emesso il verdetto di secondo grado.
Nei giorni scorsi, infatti, la Suprema Corte ha detto sì al ricorso delle difese – tra cui i legali Oreste Dominioni, Amedeo Rizza, Giuseppe Nardo e Ivano Chiesa – sulla ricusazione del giudice Martino, presidente della quarta sezione d`appello che, lo scorso 19 giugno, ha confermato le 13 condanne, fino a 24 anni di carcere, emesse in primo grado nei confronti di altrettanti imputati. I difensori, infatti, all`epoca avevano presentato istanza di ricusazione nei confronti del giudice Martino, evidenziando che il magistrato aveva già giudicato in passato Francesco Valle e suo figlio Fortunato (due dei 13 imputati) in un processo per associazione a delinquere finalizzata all`usura. La quinta sezione della Corte d`Appello milanese, competente sulle richieste di ricusazione, aveva respinto l`istanza e i legali hanno fatto ricorso in Cassazione. La Suprema Corte qualche giorno fa ha annullato “senza rinvio” l`ordinanza della Corte d`Appello e ha disposto la trasmissione degli atti a Milano.
Si attende, dunque, la decisione della Corte d`Appello che, secondo le difese, non potrà che essere una presa d`atto della ricusazione e la sentenza di secondo grado rischia quindi di essere annullata. Il procedimento, giunto nel frattempo in Cassazione, è stato aggiornato a luglio e potrebbe essere rimandato a Milano per un nuovo processo d`appello.