È finita la latitanza di Domenico Condello

REGGIO CALABRIA I carabinieri del Ros ci lavoravano da anni, negli ultimi mesi avevano stretto un cerchio mortale attorno al superlatitante Domenico Condello (conosciuto come “Micu u pacciu”) eliminando sistemi di collegamento retti da insospettabili. Questa sera il loro sforzo è stato premiato: un blitz nella periferia di Catona e per il superlatitante non c`è stato scampo.
L`intervento dei militari è scattato attorno alle 22 dopo che una vista area era stata cinturata con vari posti di blocco. In altre occasioni il boss era riuscito a scappare ma questa volta ha dovuto alzare le mani davanti ai mitra dei carabinieri. Nelle scorse ore il covo, ancora non indicato per motivi di sicurezza e per non ostacolare le indagini della Dda di Reggio Calabria, è stato perquisito da cima a fondo alla presenza dei pubblici ministeri della procura antimafia. Comprensibile l`entusiasmo per la brillante operazione portata a compimento che, insieme a quelle già operate mette in ginocchio il sistema di potere mafioso che comandava in città.
Domenico Condello (ricercato dal 1992) era inseguito da numerosi provvedimenti di cattura ed anche da alcune condanne definitive delle quali una alla pena dell`ergastolo per il suo diretto coinvolgimento nella guerra di mafia combattuta in riva allo Stretto tra il 1987 ed il 1991. Il cartello dei Condello era militarmente contrapposto a quello dei De Stefano. Insieme al boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, Mico Condello era al vertice della classifica dei latitanti più pericolosi stilata dal ministero dell`Interno.