Sabato, 12 Aprile

Ultimo aggiornamento alle 20:27
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 8 minuti
Cambia colore:
 

INCHIESTA EOLO | Adamo «leader della struttura criminale»

Associazione a delinquere, corruzione, abuso d`ufficio, falso ideologico, violenza privata e violazioni delle norme sull`edilizia. Sono queste le accuse contenute nell`avviso di conclusione delle i…

Pubblicato il: 25/10/2012 – 14:43
INCHIESTA EOLO | Adamo «leader della struttura criminale»

Associazione a delinquere, corruzione, abuso d`ufficio, falso ideologico, violenza privata e violazioni delle norme sull`edilizia. Sono queste le accuse contenute nell`avviso di conclusione delle indagini che questa mattina è stato notificato a nove persone indagate nell`ambito dell`indagine “Eolo” su presunti illeciti nella realizzazione dei parchi eolici in Calabria. Nel provvedimento compaiono i nomi dell`ex vicepresidente della giunta regionale e attualmente consigliere Nicola Adamo; il suo uomo di fiducia Giancarlo D`Agni, 52 anni di Cosenza, amministratore della Piloma srl, della Saigese spa e della Lo.Da; il dirigente di settore della Regione Calabria Carmelo Misiti 40 anni di Cinquefrondi; il direttore generale dell`assessorato Ambiente Domenico Lemma 65 anni di Staiti; l`imprenditore Mario Lo Po 49 anni di Reggio Calabria socio delle società Piloma, Saigese e Lo.Da.; l`imprenditore Mauro Nucaro 42 anni di Terravecchia; Roberto Baldetti romano di 60 anni amministratore della società Tisol; il quadro direttivo della Erg Cesa Eolica, Giampiero Rossetti 56 anni di Roma; il direttore generale della Erg Stefano Granella 43 anni di La Spezia. Nell`avviso ci sono anche i nomi di tre società  la “So.Ge.Fil. riscossione spa” (già “Sai.Ge.Se. spa” fino all’ 1.3.2007), la Elleti services srl, entrambe con sede a Rende in Piazza Martin Luther King, e la Lo.Da Services srl. Arriva a un primo traguardo la maxi indagine sul business eolico in Calabria. Un`indagine complessa che si è avvalsa anche delle dichiarazioni dell`ex presidente del Cosenza calcio, Mario Nucaro.

LA «STRUTTURA CRIMINALE» L`accusa più pesante, quella di associazione a delinquere, è contestata ad Adamo, D`Agni, Misiti e Lo Po. Proprio l`ex vicepresidente della giunta sarebbe secondo la Procura il leader della «struttura criminale». «Strumentalizzando il suo ruolo – scrive il pm Villani – si adopera per intervenire direttamente, attraverso i suoi sodali che fa nominare in ruoli chiave dell’amministrazione regionale, ovvero indirettamente, attraverso la sua influenza politica, e per condizionare l’esito dei procedimenti diretti all’emanazione di provvedimenti amministrativi nonché di regolamenti favorevoli nei riguardi dei privati corruttori». D`Agni, invece, è individuato dalla Procura come colui che tiene i contatti con i privati «ai quali chiede in nome e per conto dell’Adamo la corresponsione di somme di denaro al fine di agevolare l’iter dei procedimenti». Sarebbe lui, inoltre, «il destinatario finale delle dazioni illecite di somme di denaro erogate dai privati che prendono la finta veste di pagamento di consulenze a società nelle quali lo stesso D’Agni diviene, ad hoc e per volere dell’Adamo, socio». Misiti, nel suo ruolo di dirigente esterno del dipartimento regionale Economia, è definito come «il braccio esecutivo di Adamo». Proprio grazie al suo ruolo, ottenuto «su indicazione dello stesso Adamo», sarebbe stato lui ad agevolare l`iter autorizzativo per gli impianti. Lo Po, infine, sarebbe stato il destinatario finale delle somme di denaro «erogate dai privati a titolo di tangente sotto la finta veste di pagamento di consulenze e che vengono utilizzate per l’assunzione di persone indicate dall’Adamo e dagli altri sodali».

LA TANGENTE Quasi due milioni e mezzo di euro, tanto la Erg sarebbe stata disposta a versare per ottenere l`autorizzazione a realizzare l`impianto eolico “Pitagora” a Isola Capo Rizzuto e un testo favorevole nelle cosiddette linee guida sull`eolico ovvero gli “Indirizzi per l’inserimento degli impianti eolici sul territorio regionale”.  Baldetti, quale amministratore della “Tisol srl”, società che aveva stipulato con la “Erg Cesa Eolica” un contratto per lo sviluppo dei parchi eolici in Calabria, nel corso di una conversazione telefonica nella primavera 2005, «aderendo a un’espressa richiesta formulata dal D’Agni in nome e per conto dell’Adamo, aveva promesso la corresponsione del 2% del valore complessivo dell`impianto Pitagora in cambio dell`autorizzazione unica. L`accordo, secondo quanto ricostruito dalla Procura, sarebbe stato poi suggellato il 3 agosto 2005 durante un incontro, avvenuto negli uffici della Regione, tra Adamo, D’Agni, Nucaro, Baldetti, Granella e Rossetti. In quell`occasione lo stesso vicepresidente della giunta calabrese avrebbe rassicurato: «Se voi della Erg volete venire a fare degli investimenti in Calabria state tranquilli che avrete un’autostrada senza caselli». Il patto si sarebbe poi concretizzato nella conferenza dei servizi del 16 settembre 2005, ma soprattutto nella stesura delle linee guida. In questo caso Adamo e Misiti avrebbero sotituito «l’originaria proposta delle linee guida elaborata dal dipartimento Ambiente della Regione Calabria con altra recante tutte le modifiche indicate da Baldetti». Così sarebbero state ridotte tutte le distanze minime da rispettare; eliminate alcune Zps tra quelle non idonee alla realizzazione di parchi eolici; venne inserita una norma transitoria in base alla quale le linee guida non si applicavano a tutti gli impianti la cui realizzazione era stata richiesta prima della pubblicazione delle stesse. Ottenute le modifiche richieste la Tisol versa alla società Piloma (di cui nel frattempo era diventato socio D`Agni ed era stato modificato l`oggetto sociale inserendo attività legate all`energia eolica) 912mila euro dal 31 ottobre 2005 al 2 aprile 2008. Nell`avviso di conclusione sono riportati date e importi di 11 bonifici. Il pagamento di parte della tangente promessa veniva giustificato come «pagamento di attività di consulenza prestata per il sito eolico di Isola Capo Rizzuto», attività che secondo la Procura in realtà non sarebbe «mai stata svolta» dalla Piloma. Il 18 ottobre sempre del 2005 Baldetti stipulava con Lo Po e Nucaro un contratto nel quale si quantificava il «compenso dell’attività svolta per la Conferenza di servizi tenutasi il 16/09/05». La somma di 792mila euro incassata dalla Piloma veniva poi suddiviso: 400mila per disporre un bonifico in favore della Saigese come versamento soci per copertura perdita; 113mila come restituzione soci a favore di D`Agni; 36mila prelevati in contanti; 10mila figuravano come restituzione soci a favore di Lo Po e di sua moglie; altri 10mila vennero utilizzati per l`acquisto di quote della Banca Brutia; infine 223mila per fatture e stipendi. Nella Saigese, poi, secondo l`accusa, su segnalazione di Adamo vennero assunte dieci persone. Terminata l`operazione, Lo Po da lavoratore dipendente della Saigese collocato in mobilità, è diventato proprietario della società, D`Agni, invece, dopo aver percepito per due anni per la sua carica di presidente del cda circa € 180mila euro all`anno, cedeva le proprie quote della Piloma e della Saigese. «Azioni che, invece, il Lo Po pagava effettivamente 500mila euro in 50 rate mensili da 10mila ciascuna versate su un conto corrente del D’Agni, dal quale lo stesso effettuava spesso prelevamenti in contanti contestuali al versamento degli assegni da 10mila euro».

LE MAPPE DEGLI ANNI `50 Sarebbe stato proprio il dirigente Misiti a trarre in inganno i partecipanti alla Conferenza dei servizi attestando «falsamente la regolarità dell’iter amministrativo e l’esistenza dei prescritti pareri e nulla osta degli enti necessariamente interessati, laddove invece sono state rilevate le seguenti macroscopiche irregolarità». Addirittura per verificare gli elaborati e consentire, quindi, l`autorizzazione a realizzare il parco di Isola sarebbero state utilizzate cartografie risalenti al 1957 e al 1967. Documento «obsoleti e superati, non idonei a un corretto esame dell’effettivo stato dei luoghi e delle previsioni realizzative». Non è presente agli atti, inoltre, alcun atto da parte dell’Enac che esprima parere favorevole. Dubbi anche sulle valutazioni tecniche del Nucleo Via visto che non risultano «elaborati progettuali grafici-fotografici o analisi sullo studio di mitigazione dell’impatto visivo»
. Quella conferenza dei servizi, del 16 settembre 2005, si era comunque conclusa con il parere favorevole subordinato ad ulteriori documentazioni tecniche. Tuttavia, annota il pm, queste ulteriori carte non sono state mai prodotte. Il dirigente Misiti nel decreto di autorizzazione avrebbe attestato il falso secondo la Procura. In quel provvedimento, infatti, viene affermato che esistono i pareri favorevoli con prescrizioni dell`Enac e dell`Asl di Crotone. Per il pm invece quei documenti non vennero mai rilasciati.

LA MINACCIA A completare la ricostruzione di quella conferenza dei servizi è l`ipotesi di reato relativa a una presunta minaccia nei confronti di due funzionari della Provincia di Crotone. Nella riunione del 16 settembre Misiti per “convincere” i due dirigenti dell`ente intermedio avrebbe detto: «Mo mi avete rotto i coglioni, qua dovete firmare mettete qualche appiglio che volete voi, però oggi la Conferenza si deve chiudere, il parco è una cosa importante e deve passare perché questo è il volere di Nicola Adamo». Fin qui le accuse della procura, ora gli indagati hanno venti giorni di tempo per chiedere al pm titolare dell`inchiesta di essere sentiti per chiarire la loro posizione. Completati gli interrogatori il sostituto procuratore potrà decidere se chiedere il rinvio a giudizio o, al contrario, l`archiviazione.

L'offerta informativa del Corriere della Calabria rimarrà gratuita

Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.

La tua è una donazione che farà notizia. Grazie

Il campo è obbligatiorio!
Il campo è obbligatiorio!

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012--2025. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x