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Naccarato entra al Senato con la Lega Nord

LAMEZIA TERME Di certo c`è che Paolo Naccarato si appresta a battere un singolare record: sarà il primo parlamentare di origini calabresi eletto con la Lega Nord. Rimasto fuori al primo giro (è il …

Pubblicato il: 19/03/2013 – 14:39
Naccarato entra al Senato con la Lega Nord

LAMEZIA TERME Di certo c`è che Paolo Naccarato si appresta a battere un singolare record: sarà il primo parlamentare di origini calabresi eletto con la Lega Nord. Rimasto fuori al primo giro (è il primo dei non eletti), si appresta a entrare al Senato grazie alla nomina ad assessore di Massimo Garavaglia nella giunta regionale lombarda guidata da Roberto Maroni. La conferma arriva dallo stesso Garavaglia: «Aspetterò giusto il tempo di dare seguito agli adempimenti formali e poi mi dimetterò dall`incarico di senatore».
Gongola, pur senza rilasciare dichiarazioni ufficiali, Naccarato, arrivato a candidarsi nel Carroccio grazie al paziente lavoro di mediazione portato avanti da Giulio Tremonti. Quello con la Lega Nord è solo l`ultimo dei tanti amori politici vissuti dall`avvocato nato a Cosenza ma da tempo operante a Roma. Esperto in materie di riforme istituzionali, è considerato il “padre” dello Statuto della Regione Calabria. Qualche anno prima, nel 2000, viene eletto (grazie al listino bloccato e in quota Upr) consigliere regionale nella maggioranza di centrodestra guidata Giuseppe Chiaravalloti. Poi, il cambio di rotta e l`abbraccio al centrosinistra nel 2006, quando a Palazzo Chigi arriva Romano Prodi, che lo nomina sottosegretario ai rapporti con il Parlamento. Sponsor dell`operazione è l`ex capo dello Stato Francesco Cossiga, con cui Naccarato (nel 1997 diventa il suo portavoce) collabora per diverso tempo.
Nel 2001 la sconfitta più cocente: alle politiche, per pochi voti, nel collegio di Castrovillari. Cinque anni dopo la rivincita: sottosegretario. «Tutto merito di Cossiga», ripeterà senza sosta. Quell`esperienza durerà tutto sommato poco perché Prodi è vittima del “fuoco amico” dei partiti dell`Unione. Naccarato, però, non si perde d`animo e rimane nel centrosinistra. Viene ripescato dal governatore dell`epoca, Agazio Loiero, come sottosegretario alla presidenza della Regione. Il 2010, con la vittoria del centrodestra di Peppe Scopelliti, termina pure quest`altra avventura ma soprattutto Naccarato è costretto a dire addio «all`amato presidente» Cossiga.
Il resto è storia recente. Prima un abboccamento con i montezemoliani di Italia futura ma il cosentino non è molto convinto di alcune mosse del presidente della Ferrari e per questo guarda con interesse al movimento politico “3L” messo in piedi da Tremonti. L`ex ministro dell`Economia del governo Berlusconi sa bene che andare in solitudine è un azzardo troppo grosso considerate le soglie di sbarramento imposte dal Porcellum e per questo motivo sigla un patto federativo con la Lega versione 2.0 di Maroni. In cambio chiede una candidatura per lui e qualche altro amico, tra cui c`è Naccarato. Che viene candidato al dodicesimo posto della lista al Senato. Rimane fuori per pochissimo, dal momento che i leghisti conquistano undici seggi in Lombardia.
La riconferma al Pirellone dell`asse Lega-Pdl, però, è il salvagente utile per rientrare in gioco. Maroni affida a Garavaglia la delega al Bilancio e così per Naccarato sono pronte a schiudersi la porte di Palazzo Madama. Chissà se a Fiumefreddo Bruzio ripeteranno i festeggiamenti di sette anni addietro. Nel centro del Tirreno cosentino, a salutare l`ingresso del loro concittadino nel governo Prodi, furono una torta di 40 chilogrammi e i fuochi di artificio.

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