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Minniti: «Le politiche della sicurezza sono patrimonio comune»

«Siamo certi di aver realizzato uno strumento di conoscenza aggiornato e di facile consultazione che poniamo oggi al servizio delle Istituzioni, delle forze sociali, degli apparati investigativi e …

Pubblicato il: 29/07/2011 – 19:52
Minniti: «Le politiche della sicurezza sono patrimonio comune»

«Siamo certi di aver realizzato uno strumento di conoscenza aggiornato e di facile consultazione che poniamo oggi al servizio delle Istituzioni, delle forze sociali, degli apparati investigativi e dei cittadini». Con queste parole il presidente della fondazione Icsa, Marco Minniti, ha illustrato le finalità del Rapporto sulla sicurezza che è stato presentato nell’ambito dell’evento “Cento anni di Viminale” al ministero dell’Interno, alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, del ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e della presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. «La ricerca che ne è scaturita ha analizzato in maniera dettagliata le più importanti tipologie criminali – ha spiegato Minniti – osservandone le principali cause e i trend di breve, medio e lungo periodo, e ha prodotto, grazie al consistente patrimonio informativo e statistico reso disponibile dal ministero dell’Interno, una straordinaria mole di dati, grafici e tabelle, oltre che numerose analisi comparative a livello internazionale. L’interpretazione del fenomeno criminale è stata quindi integrata con la rassegna dei più recenti interventi normativi in materia di sicurezza. La scelta metodologica del ministero è stata netta: la valutazione delle politiche della sicurezza deve avvenire attraverso la conoscenza, l’analisi complessa e la misurabilità nel tempo del fenomeno criminale osservato. Soltanto l’approccio conoscitivo può consentire di individuare il punto di massimo equilibrio possibile tra la sicurezza reale della comunità statale e la sicurezza percepita dai cittadini. Il fine dell’operazione è di sottrarre il dato statistico dalle spire dell’incertezza conoscitiva e della banalizzazione mediatica che spesso alimentano il dibattito italiano in tema di sicurezza». L’ex viceministro dell’Interno è convinto che «l’efficacia delle politiche della sicurezza non appartiene a questo o quello schieramento politico: sono patrimonio comune e acquisito di tutti i cittadini, indipendentemente dai governi che le esprimono». Lo studio è stato diretto dai professori Marzio Barbagli e Asher Colombo, che assieme a un gruppo di eccellenza formato da esperti italiani in tema di sicurezza, criminalità e devianza, hanno progettato l’impianto metodologico e tecnico-scientifico del Rapporto. Un contributo determinante è venuto dal capo del Dipartimento della Pubblica sicurezza, Antonio Manganelli, dal vicecapo del Dipartimento, Francesco Cirillo e dal responsabile del progetto per il ministero, Enzo Calabria. «Confindustria – ha concluso Minniti – da subito ha condiviso le profonde istanze culturali e conoscitive alla base della ricerca, decidendo di contribuire in maniera determinante allo sforzo scientifico della fondazione Icsa».

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