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Albertazzi non produce ma idea. E il conflitto d’interessi è aggirato

E dire che nell’avviso di selezione del direttore artistico del programma “Magna Graecia Teatro Festival 2011-2013” c’era scritto chiaro. E in attacco (articolo 2, pagina 2): «Il direttore artistic…

Pubblicato il: 30/07/2011 – 13:14
Albertazzi non produce ma idea. E il conflitto d’interessi è aggirato

E dire che nell’avviso di selezione del direttore artistico del programma “Magna Graecia Teatro Festival 2011-2013” c’era scritto chiaro. E in attacco (articolo 2, pagina 2): «Il direttore artistico non dovrà prevedere nel programma alcuna manifestazione teatrale che possa originare un conflitto d’interessi, a causa di rapporti di parentela con l’organismo teatrale che lo produce o lo distribuisce. L’incarico è altresì incompatibile con la presenza, a qualsiasi titolo, del direttore artistico all’interno del cast degli spettacoli della manifestazione». Ora si scopre che Giorgio Albertazzi, nel frattempo nominato – non senza polemiche – proprio direttore artistico del Mgtf, è “ideatore” dello spettacolo che aprirà e chiuderà la rassegna.
Si tratta di un testo inedito ed esclusivo sull’Eneide, dal titolo “Kroton, Lokroi e la barca di Enea (omonimie in Magna Graecia)”, progetto e drammaturgia di Giorgio Albertazzi, ed è uno spettacolo prodotto proprio per il Magna Graecia. È la novità più succulenta del Mgtf (finanziato dalla giunta regionale con 2 milioni e 400mila euro per la realizzazione fino al 2013), la cui sede operativa è a Ricadi, mentre il sito archeologico per la parte teatrale è gestito dalla compagnia vibonese Dracma (che da tre anni cura la stagione del teatro “Torre Marrana”).
L’anno scorso il festival itinerante per i tredici siti archeologici della Calabria partì il 7 agosto, stavolta si anticipa al 2: e si apre proprio al “Torre Marrana” di Ricadi  dove andrà in scena la prima nazionale dell’Eneide firmata – pardon: ideata – dal direttore artistico. Il quale fino a pochi giorni fa era stato visto al massimo in videoconferenza (e dai soliti privilegiati in consiglio regionale…) e poi in conferenza stampa ma sempre da Roma.  Martedì 19 luglio in forma semiclandestina, diciamo in gran segreto la conferenza – annunciata in mattinata da una pagina Fb con due sole adesioni – nella sede romana della Regione Calabria di piazza dei Campitelli con la coppia Albertazzi-Scopelliti e Rossella Brescia, Mariangela D’Abbraccio, Gaia De Laurentis, Daniele Cipriani. Il direttore artistico ha tuonato contro «i soldi spesi male» nel teatro, proponendo di togliere tutti i finanziamenti pubblici per lasciare «però tutto l’incasso a spettacoli e produzioni». Poi i numeri sul Mgtf: 800mila euro – che a suo dire «non sono tanti» – per 21 spettacoli, ma poi dal festival rettificano che di questi 250mila vanno divisi tra promozione, contributi ai Comuni eccetera.
Non c’è solo lo spettacolo di-Albertazzi-ma-non-troppo: il «mattatore» (la definizione è di Scopelliti) il 2 settembre a Capo Colonna salirà sul palco per il concerto finale del Mgtf. Albertazzi, intanto, il 25 luglio è inserito, anche qui come “esclusiva nazionale”, nel cartellone estivo cosentino – alla cui realizzazione ha partecipato anche Tonino Magnelli, che fortemente lo volle in un Viaggio Telecom 2004 – con un “Recital sull’identità italiana”: altra cosa rispetto a questa nuova produzione che ha già suscitato qualche malumore nell’ambiente. Di certo, almeno inizieremo a vedere il maestro dal vivo e non in videoconferenza o solo in tv.
«Sul mio passaporto c’è scritto: attore. In realtà faccio anche il regista, lo sceneggiatore, il riduttore di romanzi per la televisione e ora l’autore teatrale. Alcuni amici sostengono che il mio vero mestiere è l’attore. Altri dicono che dovrei soltanto scrivere. Altri ancora che non dovrei mai più fare una regia teatrale». La nota autobiografica scritta da Albertazzi quasi quarant’anni fa andrebbe aggiornata con queste due righe: «Da un po’ di tempo faccio anche il direttore artistico, ma non potendo produrre e distribuire spettacoli nei festival che dirigo mi limito a firmare “progetto” e “drammaturgia”. E mi sono inventato il ruolo di “ideatore”». Un colpo di teatro da Maestro.

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