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E Bisignano rischia il dissesto finanziario

Non basterà forse neanche Sant’Umile a proteggere la sua città dalla pioggia di balzelli ed interessi moratori che il Comune di Bisignano dovrà pagare nei prossimi anni per non aver onorato le forn…

Pubblicato il: 01/08/2011 – 17:08
E Bisignano rischia il dissesto finanziario

Non basterà forse neanche Sant’Umile a proteggere la sua città dalla pioggia di balzelli ed interessi moratori che il Comune di Bisignano dovrà pagare nei prossimi anni per non aver onorato le forniture d’acqua alla Sorical. Un meccanismo che rischia di sfociare nel dissesto finanziario. Tutto ha inizio nel 2005 quando la cittadina, in provincia di Cosenza, comincia a non pagare il servizio di erogazione idrica alla società, gestita dalla Regione in compartecipazione alla multinazionale Veolia. Un debito che negli anni si ingrossa fino ad arrivare nel 2008 ad oltre 443.200 euro. A cui si aggiungono altri 50.682 di interessi moratori. Una somma cospicua che un Comune non riesce ad onorare. Così gli amministratori della cittadina fanno richiesta alla società pubblico-privata di una dilazione dei pagamenti e di uno “sconticino”. Richieste accolte nel 2009 ma a precise condizioni: il Comune dovrà sottoscrivere una nuova Convenzione d’utenza in peius con la Sorical e dovrà pagare il pregresso in 20 rate mensili da 22.162,10 euro ciascuna. Storia chiusa? Neanche per sogno. Dopo aver onorato le rate pattuite, il Comune non riesce nuovamente a far fronte ai debiti contratti per le forniture d’acqua del 2009. E anche questa volta la Sorical lo mette in mora, chiedendo il pagamento in un`unica soluzione ed entro 15 giorni di 504.955,69 euro. Somma che Bisignano non ha nelle sue casse: si procede a una nuova rateizzazione e all’azzeramento degli interessi. Sorical chiede la sottoscrizione di una nuova convenzione. Questa volta però il fardello da sostenere per Bisignano diventa ancora più pesante. La nuova convenzione prevede sì l’estinzione del debito (arrivato a 514.551,67 euro) con una dilazione di pagamento (60 rate mensili di euro 8.575,86 cadauna), ma anche il pagamento «in conto corrispettivi della fornitura corrente» di una cifra pari ad euro 1.441.020. Un pagamento che la società esige sia effettuato fin da subito attraverso 60 rate mensili di 24.017 euro ogni 10 del mese a decorrere dal maggio del 2010. Ma non basta. A questo conto che la Sorical presenta si aggiungono anche gli interessi legali che la società cita come “ancora da definirsi” sul debito pregresso, pari a 102.910,33 euro. Nonostante tutto il Comune decide di firmare la nuova convenzione che impegnerà le risorse della cittadina fino al 2015. Così si innesca una spirale infinita di interessi e balzelli. Sorical ci guadagna, i cittadini un po` meno.

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