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Bernaudo si ribella

RENDE Si sente tradito, Umberto Bernaudo. Le critiche seguite all`approvazione del consuntivo in consiglio comunale che ha accertato un disavanzo di 9 milioni proprio non riesce a mandarle giù. Acc…

Pubblicato il: 09/08/2011 – 13:14
Bernaudo si ribella

RENDE Si sente tradito, Umberto Bernaudo. Le critiche seguite all`approvazione del consuntivo in consiglio comunale che ha accertato un disavanzo di 9 milioni proprio non riesce a mandarle giù. Accade tutto nell`assemblea di giovedì 4 agosto. Massimiliano De Rose, consigliere comunale dipietrista, annuncia che voterà il bilancio, ma fa qualche distinguo, «perché il consuntivo arriva dal lavoro della precedente amministrazione». All`epoca Idv era all`opposizione e non votava i documenti contabili della maggioranza. Oggi la situazione è diversa ma rischia di diventare esplosiva perché Pd e Idv paiono essere già ai ferri corti. E pensare che siamo ancora ai primi mesi di legislatura.
Bernaudo, comunque, proprio non ci sta a passare per il capro espiatorio di tutta questa vicenda: «Potrei elencare, uno per uno, i motivi che hanno prodotto il disavanzo; potrei portare ad esempio l’imprevedibilità di alcune spese che si sono dovute affrontare e le sempre minori entrate registrate in questi ultimi cinque anni, i tantissimi danni prodotti da eventi climatici straordinari, la volontà di non rassegnarsi alla crisi economica aumentando i costi dei servizi, la testarda tendenza ad aiutare gli emarginati con servizi gratuiti e tanto altro ancora. Forse un giorno sarò ancora più preciso, ma credo che sia i consiglieri comunali riconfermati che quelli neoeletti avranno compreso quali sono stati i motivi che hanno prodotto lo squilibrio poiché, sicuramente, avranno avuto a disposizione una corposa documentazione che avranno ben analizzato essendo attrezzati a farlo». Nel mirino dell`ex sindaco di Rende ci sono i dipietristi e il loro leader Mimmo Talarico che nello scorso quinquennio guidava l`opposizione nella massima assemblea cittadina: «Comprendo che l’opposizione esterna alla maggioranza, non tutta, abbia la necessità di screditare la precedente amministrazione nonostante la chiara sconfitta elettorale che forse è anche merito di chi ha amministrato negli anni scorsi. Comprendo che l’opposizione interna alla maggioranza, per tramite del portavoce dell’onorevole regionale “quattro partiti in quattro anni” (il riferimento è a Talarico ndr), abbia tentato di mettere in risalto l’importanza della loro presenza in Consiglio come “guardiani” della verginità ed illibatezza del bilancio».
Bernaudo ne ha per tutti. Compresi gli esponenti della sua maggioranza e che ora sono stati riconfermati in consiglio comunale: «Non comprendo quanti nella maggioranza tentano di scaricare sulla precedente amministrazione responsabilità che, viceversa, dovrebbero condividere; non perché chi scrive abbia necessità di avvocati difensori: ho fatto fino in fondo il mio dovere dedicando cinque anni ai miei concittadini, attuando la politica dei diritti e non dei favori per amici ed avversari, sempre e comunque con una particolare attenzione per i più deboli».
Gli ultimi fuochi di Bernaudo sono riservati al suo successore Vitttorio Cavalcanti: «Noi non abbiamo mai rinnegato il nostro passato, né abbiamo utilizzato errori altrui, che pure ci sono stati, per giustificare eventuali manchevolezze; la città, i cittadini hanno individuato nella continuità amministrativa e politica, nel nostro essere una compagine coesa, nella capacità di individuare una leadership condivisa da tutti, le ragioni di un successo. La prova della veridicità di quanto affermo sta nei fatti: sono stato eletto sindaco al primo turno nonostante la lontananza ultradecennale dalla politica amministrativa rendese. Quest`anno è diventato sindaco chi, addirittura, nella politica rendese non c`era mai stato». Sandro Principe, leggendo tutto questo, di certo non la prenderà molto bene.

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