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Pretendono 20mila euro per pagare gli avvocati

Praticava sconti del 50% agli uomini del clan, assumeva le persone che gli venivano segnalate dai vertici della cosca. Ma tutto questo non è bastato, gli uomini della `ndrina volevano ancora di più…

Pubblicato il: 13/08/2011 – 13:30
Pretendono 20mila euro  per pagare gli avvocati

Praticava sconti del 50% agli uomini del clan, assumeva le persone che gli venivano segnalate dai vertici della cosca. Ma tutto questo non è bastato, gli uomini della `ndrina volevano ancora di più: 20mila euro. Protagonista il titolare di alcuni negozi di abbigliamento (due a Lamezia e uno a Catanzaro). Questa mattina, grazie al pronto intervento della Squadra mobile del capoluogo, due estorsori sono finiti in manette. Si tratta di Vincenzo Giampà, 41 anni, nipote del boss Francesco Giampà detto “Il Professore”, e Maurizio Molinaro di 28 anni. Entrambi pregiudicati sono stati raggiunti da un provvedimento di fermo emesso dalla Dda di Catanzaro e dovranno rispondere dell`accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
La vicenda è strettamente legata alla recente decisione di Angelo Torcasio, arrestato lo scorso 20 luglio, di collaborare con la giustizia. Il 4 agosto la polizia viene informata del tentativo di estorsione ai danni del commerciante lametino. Il giorno seguente la vittima e la sua compagna vengono convocati in Questura per confermare quanto appreso dagli inquirenti. L`imprenditore, però, nega. Sostiene di «non aver mai ricevuto richieste estorsive» ma aggiunge di avere «molta paura della pericolosità delle cosche lametine». Gli investigatori per superare la reticenza dell`imprenditore decidono di mettere sotto controllo il suo telefonino. Bastano poche ore e gli agenti della Squadra Mobile ascoltano la confessione della vittima. Al telefono il commerciante ammette la richiesta estorsiva e manifesta la sua intenzione di raccontare la verità anche se conscio di avere a che fare con gente «pericolosa». L`uomo poi spiega di essere a conoscenza che gli uomini del clan erano andati in giro per mezza Lamezia a chiedere soldi. Il giorno seguente gli agenti convocano di nuovo l`imprenditore in Questura. Questa volta decide di fornire la massima collaborazione. Racconta di essere stato avvicinato da Vincenzo Giampà. Quest`ultimo gli avrebbe detto che «avevano bisogno di soldi per pagare gli avvocati» a seguito dei recenti arresti. Il commerciante avrebbe subito risposto di non poterlo accontentare. Il giorno seguente Giampà, questo volta accompagnato da  Molinaro, si sarebbe presentato nel negozio della vittima per ribadire la richiesta. A quel punto l`imprenditore avrebbe cercato una mediazione offrendo mille euro. Troppo poco, i due lasciano il negozio e gli intimano di non parlare con nessuno e di sbrigarsi ad accontentare la loro richiesta. Giorni di angoscia per l`imprenditore che teme la violenta reazione degli uomini del clan. L`incubo si è, però, concluso con il blitz della Squadra Mobile. Vincenzo Giampà è stato raggiunto dal provvedimento di fermo nell`ospedale Pugliese di Catanzaro dove si trova ricoverato in seguito a un incidente stradale. I particolari dell`operazione sono stati resi noti questa mattina dal dirigente della Squadra Mobile Rodolfo Ruperti, dal commissario capo Massimiliano Russo e dal vice dirigente del commissariato di Lamezia Terme Lucia Cundari.

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