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Cassano, scoppia la rabbia dei cittadini: bloccata per sei ore la discarica

È durata sei ore a Cassano allo Ionio la protesta degli abitanti della zona, che hanno bloccato l`accesso alla locale discarica. I cittadini cassanesi (che torneranno a riunirsi per fare il punto d…

Pubblicato il: 16/08/2011 – 11:29
Cassano, scoppia la rabbia dei cittadini: bloccata per sei ore la discarica

È durata sei ore a Cassano allo Ionio la protesta degli abitanti della zona, che hanno bloccato l`accesso alla locale discarica. I cittadini cassanesi (che torneranno a riunirsi per fare il punto della situazione alla luce dei prossimi sviluppi della vicenda) appaiono fortemente preoccupati. A loro avviso, i rifiuti conferiti nell`impianto di contrada Silva non verrebbero trattati seguendo il procedimento previsto. Ma a rendere ancora più contrariata la popolazione del centro della Sibaritide, è la decisione, assunta dal commissario per l`emergenza rifiuti, di far trasportare a Cassano l`immondizia di una ventina di comuni dell`Alto Tirreno cosentino. La protesta, fino alla tarda mattinata di martedì, ha impedito ai camion di entrare nella discarica, gestita dalla società privata “Femotet” di Castrovillari.
VERTICE IN PREFETTURA Intanto si terrà domani a Cosenza un incontro in prefettura, richiesto venerdì scorso, «per evitare che l’emergenza travolga anche l’impianto di Cassano, generando nuove emergenze». A sollecitarlo è stato il sindaco della città, Gianluca Gallo, che è anche consigliere regionale e ha rivolto un’interpellanza ai vertici di Palazzo Alemanni «per riflettere sulle criticità del sistema rifiuti in Calabria e sull’operato, non sempre incisivo ed adeguato, dell’Ufficio del Commissario». Gallo precisa che la decisione di smaltire nella discarica cassanese i rifiuti dell`Alto Tirreno è limitata «al periodo compreso tra il 13 ed il 22 di agosto». Il conferimento, aggiunge il primo cittadino, «avviene nell’ambito delle quote già stabilite, e ciò vale a scongiurare il rischio di una saturazione anticipata della discarica che, peraltro, è figlia di scelte politiche risalenti agli anni Novanta». Nell`interpellanza viene inoltre chiesto «un chiarimento sulle modalità di utilizzo della discarica di contrada Silva: grazie alla nostra oculata gestione, la terza buca è rimasta attiva per cinque anni, ma se ora, in relazione al nuovo impianto, dovesse emergere anche solo l’intenzione di creare modelli diversi da quelli concordati, non staremo certo a guardare, come del resto abbiamo dimostrato in più occasioni bloccando con ordinanze sindacali l’arrivo di spazzatura extra comunale. Non intendiamo venir meno al dovere di solidarietà verso tanti Comuni calabresi soffocati dal pattume, ma non permetteremo – conclude Gallo – che la discarica di Cassano divenga una pattumiera senza regole, nella quale rottamare le colpe di anni di cattiva gestione del settore dei rifiuti».

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