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Anguria e teatro a fette

Catanzaro e Reggio promosse in Cultura con il massimo dei voti. E dei soldi. Sono state pubblicate sul Bur le graduatorie con cui il Dipartimento 11 eroga a 64 soggetti fondi per oltre un milione e…

Pubblicato il: 18/08/2011 – 11:35
Anguria e teatro a fette

Catanzaro e Reggio promosse in Cultura con il massimo dei voti. E dei soldi. Sono state pubblicate sul Bur le graduatorie con cui il Dipartimento 11 eroga a 64 soggetti fondi per oltre un milione e 100mila euro utili a finanziare iniziative culturali. L’amministrazione provinciale di Catanzaro e il Comune di Reggio Calabria (settore Cultura e Immagine) sono i due soggetti che totalizzano il maggiore punteggio (76 punti) associato al maggiore finanziamento (20mila euro assegnati per progetti dal costo totale, rispettivamente, di oltre 347mila euro e 120mila euro). La stessa cifra è indirizzata anche a Comuni con punteggi più bassi (da Vibo, Catanzaro, Gioia Tauro e Rende fino a Canna, piccolissimo centro di 800 abitanti nell’alto Jonio cosentino) e sommata ad altri microfinanziamenti fa totalizzare il mezzo milione tondo.
Prima tra gli esclusi per «esaurimento delle risorse disponibili» la compagnia teatrale castrovillarese Scena verticale, da anni ai vertici su scala nazionale – con un festival tra i più apprezzati d’Italia, “Primavera dei teatri”, premi vinti e repliche in tutto il mondo, da Parigi a Mosca – appena dieci punti in più dell’Accademia nazionale dell’anguria e del melone ma giusto due punti sotto il Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti e altri soggetti come l’associazione On the road (difficile trovarne traccia sul web) e, appunto, la minuscola Canna. Loro sono tra quelli che ce l’hanno fatta.
Restano fuori dai finanziamenti – alcuni per punteggio insufficiente – la Provincia più grande della regione (Cosenza), associazioni radicate come la Ulixes e Tropea film festival, attori culturali importanti come il Conservatorio di Vibo e il Sistema bibliotecario vibonese, il Fai e Italia nostra, Legambiente, il Centro jazz Calabria che si sta riprendendo con le proprie gambe dopo l’incendio dell’anno scorso, la Cineteca della Calabria, Melicuccà  – il paese del poeta Lorenzo Calogero –, il Centro calabrese di studi filosofici, il Centro teatro Calabria, il Comune di Papasidero dove un mese fa la Regione è andata a “sfilare” per omaggiare i 50 anni della scoperta del graffito rupestre del “Bos primigenius”. I ragazzi di Alessandria del Carretto, che ogni estate radunano 4mila turisti per il loro “Radicazioni”, quest’anno hanno dovuto cercare sponda nel Parco del Pollino. In compenso il Comune di Samo è inserito due volte (posizione 326 e 367), ma tanto i soldi sono finiti anche per lui.
Se può confortare gli esclusi, la città di Cosenza è vicina di posto col Comune di Albi (30 punti ciascuno, 4 in più di Lamezia Terme). Tra i non ammessi in questa graduatoria spiccano molti dipartimenti dell’Unical (Filosofia, Filologia, Archeologia e storia dell’arte, Storia, Strutture) in fallo per aver «presentato più di una domanda», come il Conservatorio cosentino “Stanislao Giacomantonio”, inserito curiosamente per ben due volte consecutive in coda alla classifica (posizioni 226 e 227). Piccole grandi anomalie che si notano scorrendo l’elenco dei 1.141 partecipanti: i numeri sono un fatto, come la valutazione – sicuramente obiettiva, oltre che favorevole – per amministrazioni “amiche”; e come la tendenza, anche questa un fatto, a orientare le politiche culturali verso l’evento o il grande nome calato dall’alto, spesso “di area” (Albertazzi al Magna Graecia teatro e Sgarbi per la Biennale di Villa Zerbi). Altro che giovani talenti locali.
Una seconda graduatoria include altri 29 soggetti (riconosciuti con legge regionale), ai quali vanno in totale quasi 670mila euro. Si tratta per lo più di fondazioni – tra le altre Imes, Rubbettino, Ferramonti, Calabriautonomie e Mancini – ma non la Falcomatà: nella domanda mancava l’indicazione del mittente. Per il “Musaba” dello scultore e pittore Nik Spatari a Mammola meno di 10mila euro sul costo totale del progetto (50mila). Non molti, se si pensa che è uno dei parchi artistici più importanti d’Europa nel suo genere.

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