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Gran bazar Palazzo San Giorgio

Il Comune non paga, ma ad essere sfrattati sono i gruppi e i consiglieri di opposizione. È la grottesca vicenda di Reggio, dove si è arrivati al paradosso di vedere accatastati nell`androne central…

Pubblicato il: 18/08/2011 – 16:10
Gran bazar Palazzo San Giorgio

Il Comune non paga, ma ad essere sfrattati sono i gruppi e i consiglieri di opposizione. È la grottesca vicenda di Reggio, dove si è arrivati al paradosso di vedere accatastati nell`androne centrale di Palazzo San Giorgio addirittura gli effetti personali e i documenti di esponenti di minoranza del civico consesso. A denunciarlo sono il portavoce del centrosinistra in consiglio comunale, Massimo Canale, e i capigruppo Delfino (Rifondazione comunista), Falcomatà (Partito Democratico) e Liotta (Energia Pulita).
La gestione di questa vicenda «lascia sgomenti e attoniti – scrivono gli esponenti della minoranza in un comunicato -. L’auspicio è che si tratti di un’insolazione, frutto di un’eccessiva esposizione ai raggi uva, altrimenti c’è seriamente da preoccuparsi. Bisogna innanzitutto ricordare che, dopo la morosità accumulata dall`amministrazione comunale nei confronti del padrone di casa (oltre due anni di affitto non pagati), il Comune stesso si è visto arrivare un atto di sgombero dell`immobile. Come ogni buon inquilino che subisce uno sfratto, pertanto, il Comune ha provveduto al “trasloco” dei beni mobili, ovvero “effetti personali”, documenti, arredi» e quant`altro fosse nella disponibilità dei consiglieri.??«Fin qui – sostengono Canale, Delfino, Falcomatà e Liotta – nulla da eccepire, se non il mancato avviso dello spostamento dei suddetti oggetti ai consiglieri interessati.?Il colmo, tuttavia, si è raggiunto quando il camion incaricato del trasloco ha trasferito il tutto a Palazzo San Giorgio, nello specifico presso l`androne centrale del Palazzo. Già – si legge nella nota – proprio quel Palazzo dal quale, si spera soltanto momentaneamente, questa amministrazione cerca di allontanare l’opposizione».??I rappresentanti del centrosinistra parlano di «un vero e proprio indecoroso gran bazar, quindi, una sorta di mercatino delle pulci all’interno della casa comunale che la dice lunga sul senso organizzativo di questa amministrazione. Anni di documentazioni acquisite, delibere, proposte, appunti personali e quant’altro messi in scatoloni ed esposti in bella vista nel corridoio centrale dove tutti possono vedere e magari metterci le mani. Proprio lì, in quel passaggio obbligato per i cittadini che hanno necessità di recarsi presso i vari uffici interni».?Per il portavoce e i tre capigruppo di minoranza «la situazione, oltre che grottesca, è inaccettabile e vergognosa. Ci viene impedito, di fatto, di svolgere appieno il nostro ruolo istituzionale poiché privati delle stanze, delle strutture e di tutti gli altri strumenti utili al nostro compito.?Quanto tempo ancora, ci chiediamo, dovrà rimanere questo cumulo di roba lì in attesa che si trovino delle stanze o dei locali da destinare ai gruppi consiliari? Una situazione mortificante – concludono che va denunciata con forza e va risolta urgentemente da chi si è assunto una pesante responsabilità e finora non l`ha saputa gestire in maniera corretta e democratica ma ha, invece, utilizzato schizofreniche manovre che non hanno prodotto nulla se non confusione e senso del ridicolo».

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