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«Depuratori a Reggio? Non esiste alcuna prova»

REGGIO CALABRIA «Il Comune di Reggio Calabria non ha fornito alcuna prova che esistono o risultano funzionanti i depuratori»: è scritto in un rigo – ma il concetto è chiaro – di una sentenza con la…

Pubblicato il: 18/08/2011 – 16:26
«Depuratori a Reggio? Non esiste alcuna prova»

REGGIO CALABRIA «Il Comune di Reggio Calabria non ha fornito alcuna prova che esistono o risultano funzionanti i depuratori»: è scritto in un rigo – ma il concetto è chiaro – di una sentenza con la quale il giudice di pace reggino ha condannato l`ente al rimborso dei canoni di depurazione e acque reflue, somme riscosse «indebitamente nell’ultimo quinquennio e cioè dal 2004 al 2008».
Nella sentenza – che la sezione calabrese dell`Unione nazionale consumatori definisce «innovativa» – il giudice di pace ha affermato in via preliminare che «a decorrere dal primo gennaio 1999 il canone relativo alla depurazione e alle acque reflue, è diventato tariffa a tutti gli effetti e pertanto può essere addebitato solo in caso di effettiva erogazione del servizio. Trattandosi di contratto a prestazioni corrispettive – si legge in una nota –, tutti i servizi, dalla erogazione dell’acqua alla fognatura e alla depurazione delle acque reflue, devono essere effettivamente fruiti dall’utente, come da contratto. Ne consegue che, in assenza di impianti centralizzati di depurazione delle acque reflue, o se essi siano temporaneamente inattivi, l’utente che ha eseguito un pagamento non dovuto, ha diritto ad ottenere il rimborso di ciò che ha pagato».  
La sentenza, emessa su ricorso dell`Unione calabrese consumatori, ha condannato il Comune di Reggio Calabria alla restituzione all’utente assistito da Teresa Morello, avvocato dell’ufficio legale dell’Unione, «di quanto pagato nell’ultimo quinquennio oltre interessi legali, nonché il risarcimento danni valutato in via equitativa pari a euro 500 e le spese di giudizio».  
Saverio Cuoco, presidente calabrese dell’Unione nazionale consumatori, ricorda che «l’Unione europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia per il deficit depurativo e nella lista dei Comuni inadempienti ben 22 sono calabresi e tra questi il Comune di Reggio Calabria presenta tutte le infrazioni per inadempimento della direttiva europea e cioè: mancanza di adeguato sistema di fognatura, di un sistema di depurazione conforme alla direttiva e sottodimensionamento degli impianti».
Una sentenza della Cassazione (n. 8318 del 12 aprile 2011, terza sezione civile) aveva già stabilito che i Comuni sforniti di impianto di depurazione non possono richiedere la tariffa per il servizio di depurazione, ribaltando la precedente normativa (legge n. 13/2009) che imponeva il pagamento delle tariffe anche in assenza di impianti di depurazione perché, comunque, gli importi sarebbero serviti a finanziare la realizzazione degli impianti.

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