Lo sport dell`estate: decidi dove spostare le sedi di giunta e Consiglio!

In uno dei più suoi racconti più belli – “Berenice” – Edgar Allan Poe narra della propria ossessione, in realtà comune a molti, di fissarsi per un tempo spropositato su una parola, ripetendola e ripetendola ancora fino a dimenticarne il senso, svuotato dalla reiterazione del suono che ha nel frattempo preso il sopravvento sul significato. È quello che accade spesso alla politica. Italiana e calabrese in particolare. L`estate 2011, alla voce “parole svuotate di senso”, sarà ricordata per il dibattito – non proprio da ombrellone – dell`accorpamento delle sedi istituzionali calabresi (parallelo a quello sui tagli della politica e all`abolizione delle Province-accorpamento dei piccoli Comuni): Lamezia Terme per Consiglio e giunta? O Catanzaro? O Reggio? E Cosenza, non sarà mica che la provincia più grande della regione, già “Atene del Mezzogiorno”, resterà a secco di Palazzi che contano?
Buon ultimo, con l`estate in fase calante ma l`afa in pericoloso aumento, arriva Michele Filippelli, presidente di “Difendiamo la libertà” (che un tempo fu “Difendiamoci da Agazio Loiero”, poi evidentemente l`avvento di Peppe dj ha placato anche le ire antipolitiche del movimento): «Tutta la Calabria unita deve difendere e proteggere le Province di Crotone e di Vibo Valentia, che rischiano seriamente di essere cancellate – si legge in un`Ansa del 22 agosto –. E allora perché non mantenerle istituzionalmente vive trasferendo in queste due città le sedi della giunta e del Consiglio regionali? Ciò potrebbe alleviare gli eventuali dolori prodotti dalla menomazione istituzionale, non permettendo il ritorno all`isolamento territoriale e all`impoverimento culturale e sociale».
Dire che tutto il dibattito è partito proprio da Loiero (sponsor di Lamezia, per inciso) non assolve affatto Filippelli: la sua proposta sembra quella di chi s`inventa di tutto pur di avere un titolo sul giornale. Riuscendoci quasi sempre, come dimostra questo articoletto.