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Catturato il latitante Francesco Perre, l`ultimo sequestratore della Sgarella

Si nascondeva in una campagna tra Bova e Palizzi. Il latitante Francesco Perre, di 58 anni, è stato catturato questo pomeriggio dai carabinieri del gruppo “Locri”, diretto dal colonnello Valerio Gi…

Pubblicato il: 26/08/2011 – 21:02
Catturato il latitante Francesco Perre, l`ultimo sequestratore della Sgarella

Si nascondeva in una campagna tra Bova e Palizzi. Il latitante Francesco Perre, di 58 anni, è stato catturato questo pomeriggio dai carabinieri del gruppo “Locri”, diretto dal colonnello Valerio Giardina con il coordinamento del procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri.
All’operazione hanno partecipato anche i Cacciatori di Vibo Valentia.
Si muoveva disarmato il boss. Era a piedi da solo. Adesso si sta vagliando la posizione di alcuni favoreggiatori. Al momento della cattura, Perre era intento a coltivare un campo di 2000 piante di canapa indiana. Probabilmente, il suo rifugio non è molto lontano dal luogo in cui è stato arrestato.
Originario di Plati, Francesco Perre è un pezzo da novanta della cosca di Francesco Barbaro, detto “u` Castanu” .
Alla macchia dal 1993, l’arrestato è ritenuto l’ultimo latitante dell’Anonima sequestri. Nel 2001, infatti, era stato condannato a 28 anni di carcere per il sequestro di Alessandra Sgarella rimasta nelle mani dei rapitori per nove mesi: dall`11 dicembre del 1997 quando è stata bloccata dalla banda di calabresi nel quartiere di San Siro a Milano al 4 settembre del 1998, giorno della sua liberazione tra Bovalino e Locri.
Complessivamente 266 giorni di prigionia trascorsi quasi tutti in quattro diverse buche sotto terra. Per il sequestro Sgarella sono stati condannati anche Francesco Giorgi, Domenico Perre (fratello di Francesco), Antonio e Francesco Strangio e Giuseppe Anghelone.
All’appello, fino ad oggi, mancava solo il latitante con il vizio della canapa. Perre che era considerato il cuoco della banda. Di lui, infatti, aveva parlato anche Alessandra Sgarella durante il processo che si è celebrato nel capoluogo lombardo. «Fatemelo conoscere, lo porto a Milano a fare il pasticciere» era stata una battuta della sequestrata per sdrammatizzare i mesi di angoscia trascorsi in Aspromonte.
I dettagli del blitz saranno illustrati domani mattina nel corso della conferenza stampa al comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria.

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