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De Maria (Pd): «Forze occulte in azione». Napoli (Fli): «Protervia dei boss»

«L’invio di una lettera dal chiaro intento minatorio recapitata al sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi da parte di un boss locale della ‘ndrangheta  suscita preoccupazione ed allarme». È quanto a…

Pubblicato il: 27/08/2011 – 19:35
De Maria (Pd): «Forze occulte in azione». Napoli (Fli): «Protervia dei boss»

«L’invio di una lettera dal chiaro intento minatorio recapitata al sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi da parte di un boss locale della ‘ndrangheta  suscita preoccupazione ed allarme». È quanto afferma in un comunicato stampa il coordinatore provinciale reggino del Partito Democratico, Girolamo Demaria. Quest`ultimo interpreta l`inquietante vicenda della città della Piana come un messaggio di «forze palesi od occulte» che non intendono «rassegnarsi al processo di cambiamento in atto e tentino di ostacolare ed impedire che il cammino verso il proprio riscatto economico, sociale e civile che la città di Rosarno ha inteso intraprendere possa fare progressi».
Demaria ritiene che «la gravità del messaggio richieda risposte determinate e nette, senza che vi siano, da parte di nessuno, forme di sottovalutazione». In questo quadro, aggiunge, il Pd reggino «è fortemente impegnato a sostenere il percorso di cambiamento e di rottura col passato che, attraverso la loro azione trasparente, competente e generosa, Elisabetta Tripodi, la coalizione civica ed il Partito Democratico rosarnese in maniera coesa stanno portando avanti. A Rosarno, nella Piana ed in Calabria devono potersi affermare pienamente la legalità, la libertà, le regole e i diritti dei cittadini – si legge ancora nella nota – messi pesantemente in discussione da una presenza pervasiva ed asfissiante delle organizzazioni della ‘ndrangheta».
Anche la coordinatrice regionale di Fli, Angela Napoli, interviene sulla vicenda: «È ormai risaputo che i boss mafiosi anche dal penitenziario dove sono detenuti riescono a controllare e dettare ordini all`esterno. Di ciò ne è la nuova dimostrazione la missiva apocrifa inviata dal boss Rocco Pesce al Sindaco del Comune di Rosarno, Elisabetta Tripodi.La protervia del boss Rocco Pesce si manifesta per intero nel contenuto della lettera laddove osa scrivere: “…..rammarico e disappunto in relazione al fatto che il Comune di Rosarno si è costituito parte civile nel procedimento a carico mio e della mia famiglia……”. La costituzione di parte civile degli Enti locali nei processi a carico dei boss mafiosi – afferma Angela Napoli – non è stata mai “digerita” dagli stessi, ma non era mai successo che si riuscisse ad ostentare tanta spavalderia, persino con lettera contenuta in busta dello stesso Comune di Rosarno».
«Nei giorni scorsi – conclude la parlamentare – il suicidio a Rosarno della testimone di giustizia Concetta Cacciola; adesso la missiva del boss Rocco Pesce: due fatti ben distinti ma che sicuramente evidenziano un clima preoccupante che dilaga sull`intero territorio della Piana di Gioia Tauro».

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