Se il Marca seduce Sgarbi fino a notte fonda

CATANZARO Era ormai notte fonda quando qualche giorno fa Vittorio Sgarbi ha lasciato le sale del museo Marca, nelle quali si è trattenuto qualche ora visitando tanto la collezione d’arte classica che le due grandi mostre d’arte contemporanea in corso.
Sgarbi, giunto in città per Berlinottanta, l’importante esposizione dedicata dal museo a quel gruppo artisti che connotarono gli anni berlinesi precedenti alla caduta del muro, ha espresso parole di apprezzamento per la realtà rappresentata dal Marca, per la ricchezza delle esposizioni e il loro contenuto scientifico. Dalla mostra berlinese, che occupa il piano più alto del museo catanzarese, all’esposizione delle sculture degli anni ‘70 di Mauro Staccioli, parte integrante della VI edizione di Intersezioni, la grande rassegna di scultura contemporanea all’interno del Parco archeologico di Scolacium. Interesse ed entusiasmo sono stati poi espressi sul terreno più congeniale al noto critico ferrarese, che è quello dell’arte classica, con una meticolosa attenzione ai dipinti di Mattia Preti, Antonello de Saliba e Battistello Caracciolo e un autentico entusiasmo per “Mosé deriso dai figli”, la grande tela di Andrea Sacchi che Sgarbi ha definito di eccezionale bellezza.
Intanto l’estate volge al termine con un autentico record di presenza nel museo catanzarese. La notorietà della struttura e la qualità delle esposizioni in corso, ha indotto un numero davvero considerevole di turisti a visitare il Marca e la città di Catanzaro.