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Eliminare il "Porcellum", Idv di nuovo all`attacco

COSENZA Italia dei valori di nuovo all’attacco. Dopo il successo conquistato con i referendum, il partito di Di Pietro riprova l’assalto alla politica che non decide, chiamando ancora i cittadini a…

Pubblicato il: 30/08/2011 – 15:11
Eliminare il "Porcellum", Idv di nuovo all`attacco

COSENZA Italia dei valori di nuovo all’attacco. Dopo il successo conquistato con i referendum, il partito di Di Pietro riprova l’assalto alla politica che non decide, chiamando ancora i cittadini a partecipare in modo diretto. Oggi nella sede cosentina del partito, Giuseppe Giordano, Mimmo Talarico ed Emilio De Bartolo, hanno presentato la raccolta di firme per il referendum abrogativo della legge elettorale e per la presentazione di una legge di iniziativa popolare per la cancellazione delle Province. Apparentemente due obiettivi difficili, ma proprio l’ampio successo recente nei referendum contro il nucleare e la privatizzazione dell’acqua pubblica spingono verso l’ottimismo Di Pietro e i suoi. Il ragionamento dei dipietristi è semplice: la politica vive una crisi senza precedenti, anche in termini di credibilità, e davanti ai giochi dei partiti occorre dare voce ai cittadini. De Bartolo ne è persuaso, per esempio prevede grande partecipazione alla raccolta di firme contro il “porcellum”, che sottrae ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, rafforzando invece il potere centrale dei partiti che indicano i candidati per cooptazione. L’obiettivo di Italia dei valori, una volta cancellata la legge attuale, è quello di dare voce ai cittadini per scegliere la legge elettorale meglio rappresentativa, anche se Giordano non cela una vocazione maggioritaria. Uguale ottimismo circa la cancellazione delle Province, le cui competenze dovrebbero essere delegate ai Comuni, con un notevole beneficio in termini economici. «Non si stratta di tagliare semplicemente i costi – spiega Giordano –. Ma di riorganizzare l’amministrazione del territorio». Il dubbio che su questa strada gli alleati non li sostengano, temendo che la cancellazione delle Province implichi la cancellazione di poltrone, non impaurisce i dipietristi calabresi, che infatti si dicono certi che i cittadini sono più avanti della casta nell’operare le scelte, infatti «gli italiani hanno cancellato con il voto referendario i bizantinismi della politica romana», dice sicuro Talarico. Ma la battaglia ai costi della politica scende nei dettagli. Per esempio con la proposta avanzata alla Regione in cui si chiede la riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori, «perché i numeri della politica calabrese sono davvero fuori misura», spiega ancora Talarico, parlando anche degli enti-carrozzoni che potrebbero finire nel mirino di una riorganizzazione complessiva della politica. Prossimamente l’annuncio delle iniziative referendarie di Italia dei valori sarà fatta a Catanzaro e poi a Reggio.

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