Trematerra "costretto" a difendere l`accordo con Scopelliti

LAMEZIA TERME Gino Trematerra non avrebbe mai pensato che il rientro dalle vacanze estive sarebbe stato così difficile. Le tensioni dell`ultima riunione del coordinamento regionale dell`Udc hanno lasciato il segno e anche nel day-after tengono ancora botta le dichiarazioni al fulmicotone di Mario Tassone sulla «posizione troppo appiattita» che il partito ha assunto nei confronti del governatore Peppe Scopelliti. Parole pesanti, pronunciate non proprio dall`ultimo arrivato. Parole che, evidentemente, hanno colto nel segno tanto da costringere Trematerra a correggere la rotta ed assicurare gli alleati (Scopelliti in primis) che nulla è cambiato rispetto al recente passato. Parte da lontano il coordinatore calabrese dei centristi: «In questa complessa e per più versi inedita congiuntura economica, il compito delle forze politiche è di non cedere alle polemiche sterili, ma piuttosto di concentrarsi, ciascuna per le proprie responsabilità, sulle cose da fare e sul rispetto degli impegni assunti». Da qui all`affondo polemico nei confronti di Tassone, il passo è breve: «Le forzature nominalistiche, pertanto, seppure riferite ad alcune libere interpretazioni di taluni organi di stampa, non portano da nessuna parte e non aiutano la Calabria a crescere».
Peccato, però, che le «interpretazioni di taluni organi di stampa» non siano state smentite dai diretti interessati a conferma che all`interno dell`Udc il malcontento per l`azione del partito alla Regione inizia a palesarsi con una certa evidenza. La cosa non pare preoccupare più di tanto Trematerra, impegnato più che altro a sperticarsi in lodi al governatore e alla giunta regionale: «L`esecutivo sta procedendo, con non pochi sacrifici e con un alto senso di responsabilità istituzionale, in coerenza con il programma sottoscritto con le forze politiche di cui è espressione e di cui l`Udc continua a sentirsi, senza se e senza ma, parte attiva ed integrante. Nascondersi, naturalmente, l`oggettiva recrudescenza di taluni problemi sociali, dinanzi ai tagli di importanti risorse finanziarie destinate al Mezzogiorno ed operati dal governo, non servirebbe a niente. Perciò l`Udc, dopo ampia discussione, ha elaborato ieri una serie di temi a cui annette una priorità assoluta e su cui, in sintonia con il presidente Scopelliti, intende invitare le forze della maggioranza e quelle d`opposizione ad una riflessione supplementare e fattiva. Mi riferisco, per esempio, alla sanità, all`emergenza ambientale in senso lato, ai fondi comunitari, alla filiera agricola, alle infrastrutture e, soprattutto, in questa fase in cui ai cittadini sono richiesti ulteriori sacrifici, ai tagli dei costi della politica, senza però cedere né al populismo galoppante né ai pasdaran dell`antipolitica».
Fine della storia? Vedremo. A Chianciano Terme, intanto, la prossima settimana, il partito si riunisce per la consueta festa nazionale che quest`anno punterà forte sul tema della costruzione del terzo polo. In quella sede i colonnelli calabresi troveranno ad attenderli Lorenzo Cesa e Pierferdinando Casini. Che non paiono per nulla soddisfatti dell`atteggiamento assunto dal partito in questa regione. Interrogativo semplice semplice: Trematerra avrà il coraggio di ripetere anche a loro ciò che va predicando quando si trova in Calabria?