Eurodeputato, ma a metà: è la curiosa situazione in cui si trova l`acrese Gino Trematerra. L`esponente calabrese dell`Udc – riporta l`ultimo numero dell`Espresso, da oggi in edicola – risulta il “deputato supplementare” al Parlamento europeo assegnato all`Italia rispetto ai 72 già eletti nel 2009 dalla modifica del Trattato di Lisbona: peccato, però, che fino a quando la modifica non verrà ratificata da tutti gli Stati membri dell`Unione europea (finora lo hanno fatto ventuno su venticinque) i supplementari non sono ancora deputati a tutti gli effetti. Per ora, spiega il sottosegretario agli Esteri Enzo Scotti, «l`onorevole Trematerra può essere invitato a prendere parte ai lavori del Parlamento europeo con diritto di parola, ma senza diritto di voto né di candidarsi per l`elezione a cariche in seno al Parlamento. La sua partecipazione non ha effetto giuridico sulle deliberazioni adottate». Sarà a metà anche il suo stipendio?
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