Rifiuti all`anno zero, si torna alle discariche

CATANZARO Dopo 14 anni di commissariamento un clamoroso salto nel passato. La Calabria per uscire dall`emergenza realizzerà discariche per un totale di 3 milioni di metri cubi. I 916.451.765,49 di euro transitati in questi anni dall`ufficio del commissario hanno lasciato ben poche tracce. Il sistema quest`estate ha mostrato tutti i suoi limiti. A mandarlo in tilt sono state le 1.100 tonnellate in più prodotte nei mesi estivi, la chiusura della discarica di Casignana e il flop della differenziata scesa al record del 6%. Così i calabresi si sono ritrovati a convivere con cumuli di immondizia davanti alle loro case. Il peggio, però, sembra essere passato. Il commissario Graziano Melandri ha assicurato che si sta tornando alla normalità. Ma l`esperienza di quest`estate ha fatto capire che occorrono interventi immediati per evitare nuove emergenze. Se nel lungo termine, ha spiegato Melandri, si sta lavorando a una soluzione definitiva concertata con il dipartimento nazionale della Protezione civile e con la Regione, ora l`unico intervento possibile, secondo Melandri, è la realizzazione di nuove discariche e l`ampliamento di Pianopoli e Alli. In provincia di Reggio Calabria già in autunno saranno aperte le discariche di Melicuccà e Casignana. Una nuova discarica sarà realizzata anche nel Crotonese, il sito deve ancora essere individuato ma sicuramente non ricadrà nel territorio comunale del capoluogo pitagorico. Tra Rende e Cosenza sarà realizzato un impianto di trattamento rifiuti, un altro sarà costruito nel Tirreno cosentino, l`esatta ubicazione verrà scelta di concerto con gli enti locali. Già deciso invece che Corigliano ospiterà una discarica. Più complessa la situazione del Vibonese, la realizzazione della discarica a Mileto è ferma poiché il sito offerto dal Comune non appare idoneo. Resta ancora sulla carta la realizzazione dell`impianto di San Calogero, la gara d`appalto a luglio è andata deserta. Per Catanzaro e la sua provincia è invece previsto l`allargamento delle due discariche di Alli e quella privata di Pianopoli. Nel piano d`emergenza di Melandri è prevista anche la realizzazione delle stazioni di trasferenza, impianti in cui più Comuni convoglieranno i loro rifiuti che poi verranno trasferiti agli impianti di trattamento o alle discariche. Attualmente in Calabria ce ne sono funzionanti solo 2, Villapiana e Caulonia. Quello di Mileto è stato distrutto da un incendio nel 2002, a Soverato non è mai entrato in funzione, a Serra San Bruno è sotto sequestro. I tre impianti di trattamento (Cosenza, Tirreno cosentino e San Calogero) produrranno cdr da bruciare nel termovalorizzatore di Gioia Tauro. A tal proposito Melandri ha annunciato che il raddoppio sarà completato a giugno 2012. Esclusa la possibilità di creare un terzo termovalorizzatore nel Cosentino.
L`ufficio del Commissario ha previsto anche un sistema di incentivi. Saranno, infatti, concessi benefit non solo ai Comuni che ospitano le discariche, ma anche a quelle amministrazioni limitrofe e a quei territori che vengono attraversati dai camion che trasportano i rifiuti. Inoltre sono previste premialità per gli enti che riusciranno a raggiungere gli obiettivi della raccolta differenziata.
Il programma di interventi sarà sottoposto al governo lunedì durante un incontro già fissato a Roma. Occorre comunque superare l`ostacolo delle norme europee che fissano paletti ben precisi sulla realizzazione delle discariche.