Gentile direttore Pollichieni,
in riferimento all’articolo apparso sul sito del Corriere della Calabria dal titolo “Sigilli al progetto di Occhiuto a Bonifati”, mi preme puntualizzare che il sottoscritto si è solo occupato, a suo tempo, dell’ideazione del progetto del residence “Borgo verde”, conforme ovviamente a tutte le norme vigenti in materia e infatti dotato di tutte le autorizzazioni e dei nulla osta necessari, e non della successiva direzione dei lavori per la realizzazione del progetto stesso.
Naturalmente, capisco che sia facile, sul piano giornalistico, incappare nell’equivoco, ma il sequestro di cui si parla è relativo proprio alla fase della costruzione che, va da sé, dovrebbe essere sempre conforme al progetto approvato e quindi aderente ai permessi e ai nulla osta ottenuti in precedenza dal progetto. I sigilli al residence, dunque, sono semmai imputabili (nella eventualità) alla non conformità dei lavori di realizzazione rispetto a quanto il sottoscritto aveva previsto in progetto.
Mario Occhiuto
Prendiamo atto della replica dell`architetto Occhiuto, che non smentisce la notizia pubblicata. Ci eravamo limitati a scrivere che la struttura da lui progettata è stata sequestrata. Le eventuali responsabilità saranno chiarite dalle indagini in corso.
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