Scuole di legalità per rilanciare il partito e il Paese. È la proposta emersa a Torino durante il dibattito che ha chiuso la Festa nazionale dei Giovani del Pd, a cui ha partecipato il direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni. Con lui, il senatore e vicepresidente della commissione Antimafia, Luigi De Sena; la deputata Pina Picierno, capogruppo del Pd in commissione Giustizia; e, nella veste di moderatore, Antonino Castorina, responsabile nazionale per i Giovani democratici del settore Federalismo e legalità.
I relatori hanno analizzato il particolare momento che sta attraversando l`Italia e la crisi dei valori che attanaglia da anni le formazioni politiche. Sono emersi i ritardi nell`affermare gli spazi di legalità e le disattenzioni del Pd verso questo tema.
Tre gli elementi principali su cui il dibattito si è incentrato. Innanzitutto è stato rilevato che la criminalità organizzata non è più soltanto un problema regionale dal momento che investe l`intero territorio nazionale e mette radici anche negli angoli più remoti del mondo.
Poi, la necessità di abbandonare il refrain «aspettiamo il corso della giustizia» quando esponenti politici vengono coinvolti in vicende giudiziarie: spesso, infatti, in questi casi, la politica dovrebbe anticipare la giustizia.
Infine, un corollario dell`ultimo punto: non tutto ciò che non ha le caratteristiche di un reato è moralmente accettabile. E i partiti, in particolare il Pd, dovrebbero comportarsi di conseguenza.
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