SIDERNO Comprava e vendeva oro, ma l`attività commerciale controllata da due società a Siderno era nella disponibilità della cosca Longo di Polistena, destinataria adesso di un decreto di sequestro emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. La signora Roberta Nesci gestiva la compravendita del metallo prezioso assieme al marito Luigi Gandolfo, un sidernese coinvolto nel marzo scorso nell`operazione Scacco Matto (la cui Ordinanza è consultabile sul sito nella sezione documenti), condotta dalla Dda contro il clan della Piana di Gioia Tauro, e considerato il falso intestatario delle ditte.
Il sequestro, eseguito dagli uomini del commissariato sidernese diretto da Stefano Dodaro, ha riguardato beni mobili e immobili per il valore di 1 milione, tutti appartenenti ai due coniugi considerati i prestanome della cosca guidata dal boss detenuto Vincenzo Longo. Oltre che ai negozi sono stati posti i sigilli anche a una villa a due piani in contrada Zacarini, la metà di un immobile nel centro di Siderno, su corso Garibaldi, conti correnti per un valore di 50 mila euro e sei polizze assicurative per un importo di 150 mila euro. Il sequestro riguarda il patrimonio aziendale di una impresa individuale che porta il nome della Nesci, quote sociali e patrimonio aziendale della Oro bank europe, società con sede in via Amendola a Siderno e con una filiale anche nella vicina Ardore. Il valore delle due società si aggirerebbe sui 500 mila euro, mentre quello degli immobili sarebbe di 350 mila euro. L`operazione, portata a termine dopo le indagini coordinate dal questore Carmelo Casabona, conferma come la ramificazione criminale della cosca Longo sul versante Jonico della provincia reggina avesse anche natura economica.
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