In Regione arrivano gli 007 europei

Per una settimana nei corridoi della Regione Calabria riecheggerà un idioma straniero. Da ieri, infatti, sono al lavoro gli emissari inviati dalla Commissione europea. Scopo della missione effettuare i controlli sui progetti della vecchia programmazione Por 2000/2006 in vista della chiusura che ancora non arriva. Fino alle 12 di mercoledì gli inviati dall`unione resteranno negli uffici di corso Mazzini a Catanzaro dove ha sede l`Autorità di audit. Giovedì si trasferiranno nel Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria in via Molè. Infine, venerdì, sarà il turno degli uffici di via Massara. Secondo quanto si è appreso, dovranno studiare tutte le carte relative alla procedure di selezione, ai controlli e ai pagamenti effettuati nell`ambito della vecchia programmazione. Nonostante siano ormai passati cinque anni dalla chiusura del vecchio Por i rischi non sono ancora terminati. Infatti gli ispettori europei dovranno valutare che tutto sia avvenuto seguendo le rigide norme dell`Unione. Qualora così non fosse la Commissione potrebbe decidere di bloccare i fondi non ancora erogati o di chiedere la restituzione dei fondi già investiti. Un`ipotesi del genere comporterebbe un pesante aggravio per le casse della Regione Calabria.
Il rischio, purtroppo, non è poi così lontano. Infatti, solo pochi mesi fa è giunta a palazzo Alemanni la relazione stilata dalla Corte dei conti europea proprio sul Por 2000 – 2006. Nel documento dei giudici vengono evidenziate le carenze della vecchia programmazione in Calabria. In particolare si legge nella relazione che «i controlli, specialmente per quanto riguarda la Calabria, sono risultati molto carenti e non sono riusciti pertanto a fornire adeguata garanzia della legittimità e regolarità della spesa».