Il Pd spinge per la riduzione immediata di commissioni e assessori regionali

LAMEZIA TERME I tagli ai costi della politica calabrese sono stati il principale argomento di discussione del gruppo regionale del Pd che oggi si è riunito a Lamezia Terme. Il summit che inizialmente doveva tenersi al Grand Hotel è stato spostato all`Hotel Ashley per la protesta dei lavoratori delle Ferrovie della Calabria che per tutta la mattinata hanno manifestato davanti alla struttura alberghiera che ha sede di fronte alla stazione ferroviaria di Lamezia. Al termine dell`incontro, presieduto dal capogruppo del Pd Sandro Principe, è stato dato mandato a Demetrio Battaglia di mettere a punto una sorta di “manovra correttiva” da presentare nel consiglio regionale convocato per lunedì 19 settembre. Da quanto trapelato, i democrat chiederanno agli altri gruppi consiliari presenti a Palazzo Campanella di accelerare sulla strada dei tagli e rispetto alla road map tracciata nel corso dell`ultima conferenza dei capigruppo.
Il gruppo Pd chiederà di procedere da subito alla riduzione degli assessori regionali (secondo la manovra finanziaria in corso d`approvazione in Parlamento dovrebbero saltare tre poltrone e, quindi si passerebbe a un esecutivo a otto più il presidente), delle commissioni consiliari (passerebbero da dieci a sei: quelle destinate a scomparire sono la commissione “Riforme e decentramento”, quella “Affari europei”, il Comitato di controllo contabile e il Comitato per la qualità e fattibilità delle leggi) e l`abolizione della figura dei sottosegretari (istituita nella scorsa legislatura dall`ex governatore Agazio Loiero). E poi ancora diminuzione dei finanziamenti ai gruppi, tagli alle consulenze per giunta e Consiglio e la riduzione del numero dei componenti delle strutture speciali.
Per quanto riguarda riduzione delle indennità e ritocco dei vitalizi, i democrat rimangono dell`idea che prima di adottare ogni decisione è meglio aspettare le scelte di Camera e Senato. Sulle indennità percepite dai consiglieri si punta a una sforbiciata della percentuale (attualmente pari al 95%) che le determina in riferimento al compenso incassato mensilmente dai parlamentari.
Qualche schermaglia si è registrata sulla discussione relativa alla questione della doppia sede (giunta Catanzaro e consiglio regionale a Reggio Calabria) della Regione che rappresenta un`anomalia nel panorama nazionale. C`è stato chi, come Mario Franchino, ha insistito «sulla bontà» della proposta lanciata da Loiero e ripresa dal deputato pidiellino Pino Galati di spostare a Lamezia Terme tutte le sedi istituzionali della Regione e chi invece, è il caso di Battaglia, ha difeso la necessità di «mantenere quell`equilibrio raggiunto faticosamente» negli anni Settanta. Il confronto, vista la complessità dell`argomento, si è arenato senza che si giungesse a decisioni concrete. È probabile che la questione venga riproposta più avanti, magari proprio nella prossima riunione del consiglio regionale.