In passato sono stati soci della “Sica Srl”. Due storie diverse con lo stesso epilogo: il carcere.
Giovanni Zumbo e Giuseppe Rechichi. Il primo è ritenuto vicino ai servizi segreti ed è stato arrestato nell`ambito dell`operazione “Reale” perché beccato a casa del boss Giuseppe Pelle dove si era reato per informare le cosche dell`imminente retata dell`inchiesta “Crimine”.
Il secondo, legato a doppia mandata con la politica, è socio del Comune di Reggio Calabria nella società mista “Multiservizi” ed è stato arrestato nel blitz dell`operazione “Archi” perché ritenuto un uomo dei Tegano.
Incrociando le due inchieste, i magistrati della Direzione distrettuale antimafia si sono accorti che Giovanni Zumbo e Giuseppe Rechichi, in passato, hanno gestito assieme alcuni affari.
In particolare, il figlio di Rechichi, Marco, è amministratore unico della “Sica srl” dal 15 luglio 2010, lo stesso giorno in cui è stato arrestato il suo predecessore, Giovanni Zumbo.
Un secondo figlio di Rechichi, invece, gestisce la “Regim srl”, la società che controlla la “Sica” e che risulta essere tra i fornitori della “Gestione servizi per il territorio srl”, socio privato della Multiservizi che, per il 51% è controllata dal Comune di Reggio.
Un giro di nomi che ritorna. Ma anche un fiume di soldi che circola nelle casse delle varie società in cui finisce anche il denaro dell`amministrazione comunale.
Proprio su questo gli inquirenti vogliono vederci chiaro per capire qual è stato il ruolo dei due indagati e quanto la politica possa essere coinvolta nelle società attenzionate dalla Procura.
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