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Il Pd: «Gli 80 milioni abbonati a Reggio? Pagheranno tutti i calabresi»

REGGIO CALABRIA Il debito dell`acqua abbonato al Comune di Reggio? Per il Pd non c`è dubbio: è «il tentativo di scaricare sulla collettività calabrese» la malagestione di Palazzo San Giorgio. Ma so…

Pubblicato il: 10/09/2011 – 16:50
Il Pd: «Gli 80 milioni abbonati a Reggio? Pagheranno tutti i calabresi»

REGGIO CALABRIA Il debito dell`acqua abbonato al Comune di Reggio? Per il Pd non c`è dubbio: è «il tentativo di scaricare sulla collettività calabrese» la malagestione di Palazzo San Giorgio. Ma soprattutto è un tentativo che «suscita grandi perplessità sotto il profilo giuridico-legale e inquietudine dal punto di vista politico». Già, perché per trasformare 80 milioni di debito in 11 milioni di credito non basta un impegno sotto il profilo amministrativo. Serve qualcosa in più: uno specifico interesse politico: «Si potrebbe anche comprendere l’abbattimento del 50% del costo della fornitura, poiché è stato trovato un alto grado di salinità, ma appare del tutto incomprensibile  (caso unico in Calabria ed in Italia), che le risorse impegnate da un Comune per realizzare la propria rete interna di distribuzione dell’acqua, possano essere addebitate alla comunità regionale, con un danno per i calabresi pari a circa 79 milioni di euro». Tanto più se si pensa che «i 79 milioni  che si vorrebbero elargire al Comune di Reggio Calabria, costituiscono residui attivi dell’Ente Regione, regolarmente riportati in bilancio nelle varie annualità e già impegnati». Un dubbio in più: quali sono i lavori da 78 milioni riportati nell`atto di indirizzo? Mistero, perché «sembrerebbe che il Comune di Reggio Calabria, per realizzare la propria rete idrica interna di distribuzione dell’acqua, abbia utilizzato le risorse del cosiddetto “Decreto Reggio”, per cui, tale opera di specifica competenza comunale, sarebbe stata realizzata con fondi statali. Se fosse accolta, pertanto, l’assurda richiesta della Giunta Raffa arriveremmo a registrare una circostanza unica in Italia, in base alla quale un’amministrazione comunale, per opere di propria esclusiva competenza, si vedrebbe beneficiata per due volte da finanziamenti erogati da altre istituzioni (Stato e Regione)». Opere finanziate per due volte, per un progetto «finalizzato a nascondere il gravissimo deficit  registrato negli anni dal Comune di Reggio Calabria», che «costituirebbe un atto illegittimo, foriero di un grave danno per la intera comunità calabrese».
Chiosa con appello, «ai responsabili amministrativi dei settori Bilancio e Lavori pubblici, chiamati a istruire la pratica, affinché essa venga evasa nel rispetto delle leggi vigenti, non mancando di far notare la presenza di profili che attengono alla responsabilità contabile della pubblica amministrazione». La pratica, infatti, dovrà passare al vaglio degli uffici della giunta. A quel punto se ne saprà di più. E le motivazioni politiche potrebbero non bastare a mettere una pezza al buco del bilancio reggino.

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