Dal palco di Pesaro, Pier Luigi Bersani conferma che nel Pd «indietro non si torna». Il segretario nazionale ha chiuso questa sera la festa dei Democratici ed è tornato a insistere sulla necessità di continuare sulla strada del rinnovamento, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, tra cui Calabria e Campania, dove c`è una «nuova generazione che è già in campo, fresca ma non inesperta». A fine ottobre, a Napoli, ci sarà l`assemblea di duemila giovani meridionali «per avviare un anno di formazione». Infine, «a compimento del nostro lavoro – aggiunge – entro la fine dell`anno si farà una convenzione nazionale per la ricostruzione. Il nostro progetto per l`Italia di domani». L`appuntamento partenopeo precederà la manifestazione in programma per il 5 novembre a Roma. «Si tratta di una mobilitazione – per dirla ancora con le parole del leader del Pd – a sostegno dell`Italia, delle nostre idee per l`Italia e della necessaria svolta politica».
In ogni caso, le parole di Bersani non mancheranno di alimentare il dibattito già in atto a queste latitudini da diverse settimane. La volontà del segretario nazionale di accelerare sulla strada del rinnovamento (altra cosa rispetto alla “rottomazione” tanto cara al sindaco di Firenze, Matteo Renzi) è un`iniezione di fiducia ai diversi giovani (su tutti si possono citare gli esempi del catanzarese Salvatore Scalzo e del reggino Giuseppe Falcomatà) che si sono fatti luce durante le ultime elezioni amministrative ma è allo stesso tempo anche un “avviso” a coloro che nutrono speranze di tornare all`ancien régime. Indietro non si torna, insomma. Ma questa volta è probabile che si riesca ad andare pure avanti.
x
x