La due giorni di protesta dei dipendenti delle autolinee Lirosi si chiude con il pugno di ferro delle forze dell`ordine. I 18 autobus che da ieri presidiano l`ingresso di Catanzaro sono stati posti sotto sequestro e riconsegnati all`azienda Lirosi. Il sequestro dei mezzi è stati eseguito dagli agenti della Digos di Catanzaro e successivamente convalidato dal sostituto procuratore della repubblica di Catanzaro, Carlo Villani. Ora sarà la società Lirosi ad occuparsi del rientro degli autobus nel deposito aziendale.
La Procura ha anche aperto un fascicolo d`indagine per il reato di appropriazione indebita. Al momento il fascicolo è contro ignoti in attesa che vengano identificati gli autisti che hanno attuato la protesta utilizzando, secondo l`accusa, gli autobus prelevati senza autorizzazione dal deposito dalla società di trasporto. Già ieri sera gli agenti della Digos hanno proceduto alla identificazione dei dimostranti, anche con l’ausilio di documentazione fotografica, per poi procedere alle denuncia penale per una serie di reati, tra cui blocco stradale e interruzione di pubblico servizio. I manifestanti avevano deciso di attuare il blocco stradale per sollecitare il pagamento di alcune somme alla ditta da cui dipendono e dalla quale da mesi non percepiscono lo sipendio.
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