Il gruppo del Pd a Palazzo Campanella batte un colpo. A settantadue ore dal consiglio regionale chiamato a tagliare i costi della politica calabrese, i rappresentanti del partito di Bersani hanno depositato una proposta di legge di modifica dello Statuto (per la cui approvazione è necessario un doppio passaggio in Aula a distanza di non meno di due mesi l`una dall`altra) finalizzata a ridurre a quaranta il numero dei consiglieri regionali, a otto il numero degli assessori, di cui due esterni, ad eliminare la figura del sottosegretario (istituita nei cinque anni in cui la Regione è stata guidata dal centrosinistra di Loiero) ed a statuire che, per formare nuovi gruppi consiliari, è necessario avere iscritti almeno cinque consiglieri Regionali. Naturalmente, potranno formare un gruppo i rappresentanti eletti in liste che abbiano superato la soglia di sbarramento fissata al 4% dei consensi.
Tra gli obiettivi dichiarati dei democrat c`è l`abbattimento (da dieci a sei) delle commissioni consiliari, la riduzione delle indennità dei consiglieri e una determinazione sui vitalizi in sintonia con le decisioni che saranno adottate in Parlamento. Non è finita qui: riduzione del 10% delle risorse assegnate ai gruppi; eliminazione completa di tutte le consulenze di giunta, consiglio regionale ed enti strumentali; valorizzazione delle risorse interne; tagli agli emolumenti e cancellazione di tutti i benefit e le strutture di cui godono le figure apicali dell’amministrazione ed i manager. «Il gruppo del Pd – fa sapere il capogruppo Sandro Principe – infine, solleciterà la giunta a presentare al consiglio regionale una proposta per una drastica riforma degli enti strumentali per eliminare doppioni e sprechi ed avviare la razionalizzazione delle sedi, al fine di ridurre i costi di funzionamento delle istituzioni». Per capire come andrà a finire non bisognerà aspettare molto. La conferenza dei capigruppo, convocata prima del Consiglio di lunedì pomeriggio, ci indicherà se le forze politiche calabresi vorranno intraprendere la strada dell`austerity.
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