REGGIO CALABRIA Tagliato fuori dalle infrastrutture di interesse per l`Unione europea. “Assediato” dagli interessi criminali di `ndrangheta e Cosa nostra. Avversato dagli ambientalisti. Per il Ponte non c`è pace, ma, forse, c`è una nuova speranza cinese. I rapporti con la China development bank sono ban avviati. È stata la Regione Sicilia a iniziare la collaborazione. Relazioni strette e accordi privati, per il momento. Da un po`, però, le due parti hanno cominciato a discutere di infrastrutture. Impossibile non inserire il Ponte nei discorsi. Non c`è nulla di definito, ma Antonio Laspina, direttore generale della sede di Pechino dell`ex Ice (Istituto nazionale per il commercio estero), ha spiegato ieri al “Corriere del Mezzogiorno” che l`interesse è «forte» e l`ipotesi non è proprio irrealizzabile. Dopo il “niet” europeo e i dubbi che da sempre accompagnano la realizzazione dell`infrastruttura, c`è un nuovo spiraglio.
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