«Regole e date certe nel Pd verso il congresso. E bilanci pubblici»

LAMEZIA TERME «L’apertura della stagione congressuale ci impone la fissazione di date certe, la declinazione di regole chiare e l’onere di dimostrare ai democratici calabresi cosa è cambiato rispetto al passato»: inizia così il documento stilato Fernanda Gigliotti e sottoscritto dal Gruppo Pd 25 Aprile “Cambia LaCalabria” dopo una riunione tenuta a Lamezia Terme, nel corso della quale è stata tra le altre cose sollecitata la necessità, da parte dei circoli del Pd, di rendere pubblici tutti i bilanci.
Per l`area che un tempo si riconosceva nelle posizioni di Ignazio Marino «è prioritario dire con chiarezza quale  partito  si vuole costruire, qual è il suo progetto politico per la Calabria del “dopo” Fondi Por,  e chi sono coloro che lo rappresenteranno dentro e fuori il partito, dentro e fuori la Regione Calabria» dunque «ben venga un congresso che nel rispetto delle regole statutarie, faccia valere le incompatibilità e le ineleggibilità tra organi di garanzia, dirigenti di partito ed eletti nelle istituzioni, e il divieto per tutti di essere ricandidati al Parlamento per più di tre legislature».
Di qui per il gruppo della Gigliotti l`urgenza di «indicare le regole con le quali si sceglieranno le prossime candidature al Parlamento in tutte le regioni d’Italia, anche in quelle commissariate come la Calabria. Queste sono le risposte che ci attendiamo da Bersani per dare significato alla sua prossima visita precongressuale in Calabria. Solo così – si legge ancora nel documento – possiamo aggregare quegli elettori e quella società civile che ancora attendono dimostrazioni di reale cambiamento».
Rivolgendosi ai vertici del Pd, inoltre, il Gruppo 25 Aprile invoca il ripristino di «regole semplici e fondamentali per l’adesione al partito e per il sostegno dei circoli nella loro quotidiana attività politica che, soprattutto dal punto di vista economico, non può essere né monopolio né generosità degli eletti. Si impone, quindi, la pubblicazione di tutti i bilanci, anche di quelli passati, al fine di rafforzare l’autorevolezza e la credibilità di un partito che si candida alla guida del Paese e che deve dare prova concreta di uno stretto rapporto tra costo della politica, organizzazione del partito e sua reale esistenza nei territori, soprattutto in quelli dove non si è al governo», territori nei quali, «proprio per questo, si è costretti a combattere le battaglie più dure».