ROGLIANO Manifestazione questa mattina attorno alle 10 al Centro di accoglienza richiedenti asilo politico (Cara) di Rogliano. Circa centocinquanta attivisti dell`associazione “Rete antirazzista cosentina” e di altre associazioni di volontariato, ma anche rappresentati di istituzioni locali, hanno protestato per denunciare le pessime condizioni in cui sono costretti a vivere i migranti ospiti dell`albergo “Calavrisella”. Inoltre una delegazione di manifestanti – composta, tra l`altro, dal sindaco della cittadina cosentina, Giuseppe Gallo, del primo cittadino di Acquaformosa, Giovanni Manoccio, dal responsabile dello sportello dei diritti dei migranti della Cgil, Adriana D`Amico e il segretario provinciale di Rifondazione comunista, Nicola Corvino – è entrata nel centro per incontrare i migranti ed accertarsi in prima persona delle condizioni di vita degli “ospiti” della struttura alberghiera. Secondo quanto riferito dai partecipanti tra i 154 migranti che affollano il Cara ci sarebbero anche due giovani donne in stato interessante. In particolare per una delle due, una 24enne nigeriana, c`è qualche apprensione per il suo precario stato di salute. Il primo cittadino di Rogliano si è già impegnato per far prestare a questa donna tutte le cure necessarie e a provvedere al suo trasferimento in una sede più dignitosa. Da tempo le associazioni del territorio, che hanno dato vita alla “Rete antirazzista cosentina”, stanno monitorando la situazione degli extracomunitari – per lo più provenienti dal centro Africa – dislocati a Rogliano, denunciando grossi disagi e disservizi che le persone che vivono nel centro sono costretti a subire. Da qui l`iniziativa di questa mattina che, assicurano gli organizzatori «non sarà l`ultima».
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