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Scopelliti-Palma È giallo sull`incontro

Strano come una visita di Stato, che per definizione si svolge interamente sotto gli abbaglianti riflettori dei mezzi di comunicazione, riesca a nascondere degli angoli bui. Eppure è quello che è s…

Pubblicato il: 26/09/2011 – 21:03
Scopelliti-Palma È giallo sull`incontro

Strano come una visita di Stato, che per definizione si svolge interamente sotto gli abbaglianti riflettori dei mezzi di comunicazione, riesca a nascondere degli angoli bui. Eppure è quello che è successo ieri a Reggio Calabria, tirata a lucido per il ritorno da ministro della Giustizia di Nitto Palma, che in riva allo Stretto aveva lasciato un ottimo ricordo di sé come pubblico ministero.
Il ministro ha visitato il carcere e si è poi recato al Cedir. Una visita che si è resa necessaria per testimoniare l’attenzione di Roma per una Procura che da mesi occupa le prime pagine dei giornali per la lotta intestina che ne sta paralizzando l’attività investigativa. Anche se Palma, senza mezzi termini, ha chiarito subito di non essere sceso in Calabria per farsi tirare dalla giacca da uno schieramento o dall’altro.
Il Guardasigilli, sceso dall’aereo di Stato, è filato dritto alla riunione con il presidente della Corte d`appello Luigi Gueli, il procuratore generale Salvatore Di Landro ed i responsabili degli uffici giudicanti e requirenti del distretto. Aplomb istituzionale per una visita dal fortissimo valore simbolico, visto il ruolo odierno di Nitto Palma e quello che ha avuto ai tempi del suo lavoro da sostituto procuratore insieme ad Alberto Cisterna, Franco Mollace e agli altri pm del pool guidato da Salvatore Boemi.
Una tabella di marcia scandita da appuntamenti istituzionali e illuminata dai faretti delle telecamere che ha però un “cono d’ombra”. Che non deve mai mancare quando si racconta la cronaca di una giornata a Reggio Calabria.
Perché, nel pomeriggio, le agenzie di stampa battono un comunicato stampa del Comune di Reggio che recita così: «Questa mattina il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti insieme al Sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena hanno incontrato il ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, alla presenza del capo del dipartimento dell`Amministrazione giudiziaria Luigi Birritteri, per affrontare la questione relativa all`ultimazione dei lavori del nuovo Palazzo di Giustizia della città dello Stretto».
Ma come, Arena e Scopelliti hanno incontrato Nitto Palma? E quando? E dove? E allora perché il sindaco di Reggio ha aspettato il ministro per ore nei corridoi del Cedir fra pubblico e giornalisti, solo per potergli stringere la mano? Abbiamo provato a chiederlo all’ufficio stampa della giunta regionale, ma la risposta è stata un laconico, ma illuminante: «Non ne sappiamo niente».
Strano. Perché per i loro colleghi del Comune l’incontro tra Scopelliti e Palma c’è stato eccome, visto che «dal colloquio è emersa la forte volontà di tutti gli attori coinvolti per completare, in tempi celeri, il Palazzo di Giustizia reggino». Addirittura, «il ministro ha manifestato il suo impegno per risolvere, in breve tempo, la questione ribadendo “l`importanza strategica dell`opera” (il virgolettato è del comunicato, quindi sono parole del ministro, ndr). A tal proposito, già dalla prossima settimana, sarà operativo un tavolo tecnico ad hoc, istituito dal Guardasigilli, al fine di reperire i cinque milioni di euro che servono per il completamento dei lavori».
Insomma l’incontro, di cui nulla sa lo staff della comunicazione del Governatore, c’è stato e deve anche essere andato molto bene, visto che Scopelliti e Arena, come un sol uomo, concludono esultanti: «L`impegno e l`attenzione del Ministro Nitto Palma sono una garanzia circa l`attività che verrà effettuata dal tavolo tecnico per il reperimento delle somme necessarie all`ultimazione di una delle opere pubbliche più importanti mai realizzate nella città di Reggio Calabria».
Il ministro ha incontrato Arena e Scopelliti e ha dimostrato «impegno e attenzione» per il carcere, peccato che non se ne sia accorto nessuno. E se anche l’ufficio stampa del Governatore non ne sa «niente», meglio assumere qualche altro professionista. Quelli che ci sono adesso non bastano a seguire Peppe nella sua vulcanica attività amministrativa.

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