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Ennesimo stop del governo alle leggi calabresi

REGGIO CALABRIA Le questioni sostanzialmente sono due: il consiglio regionale non riesce a produrre testi normativi in linea con il sistema legislativo italiano ovvero il governo ha una sorta di “p…

Pubblicato il: 06/10/2011 – 13:03
Ennesimo stop del governo alle leggi calabresi

REGGIO CALABRIA Le questioni sostanzialmente sono due: il consiglio regionale non riesce a produrre testi normativi in linea con il sistema legislativo italiano ovvero il governo ha una sorta di “pregiudizio” nei confronti dell`operato dell`assemblea di Palazzo Campanella. Scartata quest`ultima ipotesi considerato che il centrodestra governa a Roma quanto in Calabria, viene da pensare che qualcosa non funziona tra i legislatori nostrani. L`ultima bocciatura, in ordine cronologico, è arrivata questa mattina al termine della riunione del Consiglio dei ministri. A cadere sotto la scure del governo è la legge “disposizioni sull`assegnazione provvisoria delle sedi farmaceutiche” approvata (all`unanimità e dopo lunghi approfondimenti) nella seduta di consiglio regionale del 1° agosto. L`esecutivo guidato dal Cavaliere ha deciso di impugnare la normativa davanti alla Corte costituzionale nella parte in cui alcune disposizioni, prevedendo e disciplinando il conferimento della titolarità delle farmacie a favore di coloro che ne abbiano la gestione provvisoria almeno da tre anni, derogano al principio generale (stabilito dalla legislazione statale in materia e più volte ribadito dalla Consulta) dell`assegnazione della titolarità di farmacie in base ad un concorso pubblico e incidono pertanto direttamente e necessariamente su interessi di cui soltanto il legislatore statale può disporre. «Queste disposizioni – si legge in una nota di Palazzo Chigi – contrastano pertanto con i princìpi fondamentali stabiliti dalla legislazione statale in materia di tutela della salute, di cui all`articolo 117, terzo comma, della Costituzione e violano il principio del pubblico concorso di cui all`articolo 97 della Costituzione». Possibile che nessuno si senta in dovere di dire niente su questa ennesima figuraccia?
In realtà qualcuno a parlare c`è stato. Si tratta di Demetrio Battaglia, consigliere regionale del Pd: «L`ennesimo provvedimento del governo teso, a proporre un conflitto davanti alla Corte costituzionale, rispetto ad una legge approvata dall`assemblea regionale della Calabria, impone una seria e profonda riflessione. Non si può fare finta di niente». Battaglia, da giurista navigato, ne fa soprattutto una questione di interpretazione: «Vi è l`idea che la legge regionale può dare risposta a tutte le aspettative e a tutte le attese purtroppo o per fortuna non è così. Nella fattispecie delle farmacie certamente l`interesse che si tentava di tutelare era legittimo formalmente. Il provvedimento addirittura si pretendeva di inserirlo nel collegato alla Finanziaria e solo dopo che si sono evidenziati molte perplessità anche di costituzionalità si decise di inviarlo in commissione per una verifica attenta. Probabilmente nemmeno questo è servito. A volte c`è la sensazione che l`approvazione anche incostituzionale di un provvedimento serve a lavarsi la coscienza o ad eliminare un fastidio».

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