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Pdl, definite le regole dei congressi. E la Polverini confluisce nel partito

«Una testa, un voto» e i primi congressi sono già in calendario. Il Popolo della libertà eleggerà i suoi coordinatori provinciali e quelli delle “grandi città” a partire dalla fine del mese di nove…

Pubblicato il: 06/10/2011 – 17:11
Pdl, definite le regole dei congressi. E la Polverini confluisce nel partito

«Una testa, un voto» e i primi congressi sono già in calendario. Il Popolo della libertà eleggerà i suoi coordinatori provinciali e quelli delle “grandi città” a partire dalla fine del mese di novembre. A data ancora da destinarsi, invece, la «campagna» per la leadership regionale. Angelino Alfano non vuole perdere tempo e oggi, sul sito ufficiale del partito, ha pubblicato il regolamento delle assise chiamate ad eleggere i nuovi vertici locali della formazione berlusconiana. Il sistema congegnato dall`ex Guardasigilli e dagli altri coordinatori nazionali del partito mira a evitare il cosiddetto “mercato” delle tessere. I costi del tesseramento variano a seconda se si è un associato o un aderente. Per gli associati si va da 50 euro fino ai 1000 per i parlamentari. Mentre per gli aderenti, che hanno solo diritto di voto attivo, il costo della tessera è di 10 euro. Contestualmente ai coordinatori verranno eletti pure i loro vice con funzioni vicarie.
Scritte le regole, ora si apre la fase più delicata delle alleanze e degli accordi. È quasi inutile ribadire che a queste scadenze guardano con molto interesse i colonnelli calabresi pidiellini. Sono diverse le realtà in cui il Pdl si presenta con lacerazioni al proprio interno e i congressi rappresentano un`occasione ghiotta per un redde rationem.
Ma ad animare la giornata in casa pidiellina non ci sono solo i congressi. Questa mattina a via dell`Umilità c`è stato un summit tra il governatore del Lazio, Renata Polverini, il segretario Alfano, il capogruppo del partito a Montecitorio, Fabrizio Cicchitto e altri big romani. Al centro della discussione le liste “Coca cola” che proprio non piacciono al leader del Pdl. Dopo una lunga gestazione pare sia arrivato il tanto atteso passo indietro della Polverini. Tradotto: il presidente laziale scioglierà il movimento che porta il suo nome per confluire ufficialmente nel partito più grande della coalizione che la sostiene alla Regione. Anche su questo versante è (quasi) inutile ribadire che il tema interessa molto da vicino la Calabria dove la lista “Scopelliti Presidente” occupa ormai un posto di rilievo nelle istituzioni calabresi. Cosa farà il governatore calabrese? Seguirà le decisioni della sua amica Polverini? Quel che appare certo è che né Alfano, né Cicchitto sono disposti a fare sconti. «Il Pdl – sarebbero le argomentazioni usate dal capogruppo alla Camera nei confronti della Polverini – è uno solo e gli altri movimenti collaterali sono utili in fase elettorale ma non possono essere istituzionalizzati all`interno di consigli regionali, provinciali e comunali». Avanti in maniera compatta, insomma. I fronti aperti sono davvero tanti in questo momento. Aggiungere altri elementi di tensione (e la lista “Scopelliti Presidente” ne sta creando diversi tra i dirigenti calabresi del Pdl) non giova a nessuno. Ecco spiegato il motivo per cui tanto Alfano quanto Cicchitto hanno iniziato il loro forcing per convincere tutti i “non allineati” a rientrare nei ranghi.

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