Via libera alla legge contro i burocrati "distratti"

REGGIO CALABRIA Ora che è arrivato l’ok all’unanimità dall’Aula, il vicepresidente del consiglio regionale, Alessandro Nicolò, può esultare: «Oggi abbiamo fatto un altro passo in avanti nel progetto di trasformazione della Regione in una casa di vetro». L’approvazione del progetto di legge sulla “tracciabilità informatica del procedimento amministrativo e misure per la trasparenza, il controllo e la legalità dell’azione amministrativa” viene considerata «un successo» negli ambienti della maggioranza di centrodestra. Il testo normativo, a firma congiunta dello stesso Nicolò e di Salvatore Magarò, ha tra i suoi obiettivi dichiarati anche quello di ripristinare la legittimità dell’azione amministrativa non solo come contrasto all’illegalità diffusa, ma anche in termini di tutela e garanzie dei diritti dei singoli cittadini. Tra le novità previste c’è la creazione della “banca dati unica dei procedimenti amministrativi”, la previsione di sanzioni pecunarie per i dipendenti, incaricati di funzioni pubbliche regionali, a cui è imputabile l’omissione o il ritardo del procedimento e il trasferimento cautelare per quei dipendenti regionali che sono stati rinviati a giudizio per gravi reati contro la pubblica amministrazione, ovvero per reati associativi di tipo mafioso.
Un sì bipartisan è arrivato anche alla proposta di adesione della Regione Calabria alla costituzione (assieme al Comune di Locri e alla famiglia del politico barbaramente ucciso nell’ottobre del 2005) della fondazione Francesco Fortugno che avrà tra i suoi compiti quello di favorire «lo sviluppo e la diffusione della cultura antimafia nella società e, in particolare, tra i giovani». Su richiesta del capogruppo dell’Udc, Alfonso Dattolo, è stato invece rinviato alla prossima seduta l`esame unificato delle proposte di legge inerenti, la prima “Norme per l`abitare sostenibile”, di iniziativa del consigliere Rosario Mirabelli (Api-Misto) e la seconda, di iniziativa della giunta regionale “Norme per l`abitare sostenibile”.
Con il coordinamento formale è stato approvato anche un ordine del giorno dei consiglieri Gallo (Udc), Morelli (Pdl), Franchino (Pd) e Giordano (Idv) in cui si chiede al Governo italiano di «confermare tutti i Tribunali istituiti sul territorio calabrese, preservando anche le sedi minori di Castrovillari, Lamezia Terme, Paola e Rossano, presìdi – è scritto – indispensabili per l`amministrazione della giustizia in Calabria, ed, in particolare, nel distretto di Catanzaro».
Infine disco verde, ancora una volta all`unanimità e con il coordinamento formale tra i due testi, per due distinti ordini del giorno presentati dal capogruppo Pdl, Luigi Fedele, e dal consigliere del Pd, Demetrio Battaglia, riguardanti la ridefinizione del “Corridoio Berlino-Palermo”.
Tra le curiosità di questa seduta piuttosto fiacca c’è la prima volta di Ottavio Bruni (fresco di adesione all’Udc) tra gli scranni della maggioranza e quella di Nino De Gaetano seduto nella parte riservata ai rappresentanti democrat. Il grosso della battaglia politica si giocherà nella prossima riunione del consiglio regionale già convocata per lunedì 17 ottobre. All’ordine del giorno c’è la spesa dei fondi comunitari. Facile prevedere bagarre dopo i pesanti rilievi arrivati da Bruxelles.