Pd, finisce l`era di Bruno Villella

COSENZA Avanti con i congressi di circolo e con quello provinciale secondo le date stabilite (il termine ultimo per la celebrazione delle assise è confermato per il 17 dicembre) nelle scorse settimane. Il commissario regionale Adriano Musi a fine pomeriggio si dice «soddisfatto» per la riunione del gruppo dirigente del Pd cosentino. L`incontro è servito per decretare ufficialmente la fine della fase commissariale. Finisce qui il compito di Bruno Villella che era stato nominato coordinatore provinciale del partito proprio su indicazione di Musi. Al suo posto opereranno un “gruppo di lavoro” e un “ufficio operativo”, per garantire le attività organizzative e del tesseramento. Del primo organismo faranno parte i parlamentari Franco Laratta, Cesare Marini e Mario Pirillo, i consiglieri regionali Sandro Principe, Mario Maiolo, Mario Franchino e Carlo Guccione, il presidente della Provincia, Mario Oliverio e il suo vice Mimmo Bevacqua, il capogruppo del partito al Comune di Cosenza, Salvatore Perugini, il sindaco di Rende, Vittorio Cavalcanti più i dirigenti Enza Bruno Bossio, Luigi Guglielmelli, Giovanni Caporale e Anna Aurora Colosimo. L`ufficio operativo, invece, sarà individuato a brevissimo da parte del commissario Musi e dal responsabile organizzativo regionale Giovanni Puccio. «Per elaborare la proposta politica programmatica – si legge in una nota diramata al termine dell`incontro – il gruppo di lavoro organizzerà incontri tematici con i rappresentanti delle organizzazioni sociali ed economiche del territorio per un confronto sulle proposte del Pd. Con tale decisione, il partito provinciale, dopo la cessazione delle attività del precedente coordinatore e del coordinamento provinciale avvenuta nel mese di luglio, avvia la ricostruzione degli organismi democratici nel pieno rispetto dello Statuto, dei regolamenti e del pluralismo interno». Iniziative analoghe a quella cosentina sono programmate nei prossimi giorni anche nelle altre province calabresi.  A dirlo è stato lo stesso Musi al termine dell`incontro. «Nei prossimi giorni – spiega – ho intenzione di vedere i dirigenti ed i gruppi di lavoro anche delle altre province in vista dei congressi. Quelli di circolo potrebbero svolgersi già a metà novembre. Oggi abbiamo compiuto un altro piccolo passo su quel percorso unitario che stiamo seguendo. Su questo c`e` una volontà positiva».
Si registra qualche passo in avanti, insomma. Ma su tutto incombe sempre la situazione nazionale: nel caso in cui la situazione in Parlamento dovesse precipitare è chiaro che tutto verrebbe rimesso in gioco. Comprese le regole e i compromessi raggiunti a fatica in queste ultime ore.