CATANZARO «Come mai in una città “assediata” da ogni tipo di forza dell`ordine, carabinieri, poliziotti, finanzieri, Digos, uomini scelti dell`antiterrorismo ecc, ecc…vengono lasciati “passeggiare indisturbati” per un corteo di migliaia di persone, uomini irriconoscibili perché col viso coperto e armati?». È la domanda che si pone Anna Pascuzzo del Movimento Antirazzista di Catanzaro che ha partecipato direttamente alla manifestazione degli “indignatos” di Roma. «Ero in mezzo agli altri – racconta – ad un tratto però, ai lati di questo fiume si sono insinuati degli uomini incappucciati e con il volto coperto, molti di loro con caschi da moto in testa e con manganelli e spranghe in mano. Li si è lasciati fare, credetemi e, mentre noi “civili”, lì in mezzo, cercavamo di emarginarli e di intimargli di abbandonare il corteo, urlando loro parole di sdegno attraverso i microfoni dei camioncini portati apposta per far festa i poliziotti in divisa posti ai lati, dietro, davanti al corteo, nulla facevano per evitare gli atti vandalici che questi scellerati provocavano». Da qui gli interrogativi dell`esponente del movimento catanzarese: «Chi sono i delinquenti che hanno compromesso la manifestazione? Coloro che hanno rotto le “cose”? O quelli che li hanno lasciati agire e poi se la son presa con gli inermi, rompendogli la testa a furia di manganellate?».
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